Orsato (Livorno-Milan 0-0)
Proteste del Livorno per una spallata in area milanista ai danni di Tavano ma non sembra intervento da rigore. Per il resto una buona direzione di gara, favorita anche dai ritmi piuttosto bassi del match.
Voto 6
Gervasoni (Lazio-Juventus 0-2)
Alla fine del primo tempo viene annullato un gol al laziale Mauri, per un presunto fallo in mischia di Cruz su Legrottaglie: episodio assai dubbio. Arbitraggio nel complesso non brillante e piuttosto iniquo, a danno dei padroni di casa.
Voto 5
Gava (Atalanta – Sampdoria 0-1)
Non parte col piede giusto il fischietto di Conegliano quando nel primo tempo nega un palese calcio di rigore alla Sampdoria: il difensore bergamasco Bellini in piena area di rigore, si disinteressa completamente del pallone, affondando l’esterno doriano Semioli. Nella ripresa invece giusta la decisione del direttore di gara di annullare una rete ad Acquafresca in chiara posizione di off side.
Voto 5
Mazzoleni (Bologna – Chievo 0-2)
Gara tutto sommato tranquilla per il signor Mazzoleni, tranne che per una grave svista del suo assistente Riccardo Bianchi, da egli non rilevata, che ne macchia una prestazione altrimenti positiva. La rete del raddoppio del Chievo è macchiata dalla posizione di fuorigioco dell’attaccante Bogdani, che scambia la palla con Mantovani, il quale effettua il cross vincente per Pellissier. L’azione era da fermare al primo scambio tra Mantovani e Bogdani.
Voto 5.5
Banti (Fiorentina – Cagliari 1-0)
Proteste da ambo le parti verso la direzione di gara dell’internazionale Banti. La Fiorentina reclama a ragione la mancata concessione di un calcio di rigore per un fallo di Marzoratti su Jovetic. Il Cagliari invece reclama per una deviazione di braccio del difensore Gamberini sul tiro di Cossu.
Voto 5
Romeo (Palermo-Bari 1-1)
Gara tutto sommato semplice per il direttore di gara Romeo che ha mostrato qualche indecisione soltanto in due situazioni. Potrebbe esserci un rigore per il Palermo: su un tiro di Cavani, infatti, De Vezze respinge con le mani; apparentemente il giocatore cagliaritano è fuori area, ma con i piedi sulla linea, il penalty potrebbe anche starci. Romeo sorvola anche su un contatto dubbio in area tra Bonucci e Pastore.
Voto 6
Damato (Siena-Roma 1-2)
Tanto lavoro per l’arbitro Damato che, però, se la cava egregiamente anche grazie all’ottima collaborazione dei due guardalinee. Tanto lavoro sui primi due gol. Nel vantaggio del Siena, è regolare la posizione di Maccarone (tenuto in gioco da Mexes) su verticalizzazione di Calaiò. Regolare anche il pareggio della Roma. Sul lancio di Pizarro che pesca Totti in area, il capitano della Roma è tenuto in gioco da tre difensori del Siena; sul successivo tiro di Mexes (che raccoglie un assist proprio di Totti), De Rossi si trova in posizione dubbia davanti a Curci, ma il centrocampista giallorosso è tenuto in gioco da un difensore senese che era andato a chiudere su Totti. Il Siena reclama per un intervento di Cassetti su Calaiò, il fallo c’è ma è fuori area.
Voto 6.5
Bergonzi (Udinese-Catania 4-2)
Pasticcia l’arbitro Bergonzi al suo esordio in campionato. I ventidue uomini in campo non gli danno certo una mano. Giusto il rigore concesso al Catania: Felipe commette fallo netto su Mascare in piena area di rigore. Moltissimi dubbi su quello concesso all’Udinese: Potenza nel rinviare liscia il pallone sfiorando Floro Flores il quale cade a peso morto in area. Ci sono due dubbi: Potenza stava guardando il pallone quindi questo testimonia mancanza di volontarietà nell’intervento; e paradossalmente poteva essere punita proprio l’entrata di Floro Flores a gamba tesa su Potenza. C’era un altro rigore, invece, per il Catania: punizione di Mascara e braccio di D’Agostino in barriera appena dentro l’area. Penalty netto.
Voto 4.5
Tagliavento (Genoa-Napoli 4-1)
Pessima prova di Tagliavento che, in Genoa-Napoli, le combina di tutti i colori. Andiamo con ordine. Giusta l’espulsione di Criscito reo, dopo il fallo commesso su Maggio, di aver mandato a quel paese platealmente l’arbitro. In ossequio alle direttive impartite di Collina in questa stagione, l’espulsione ci sta tutta. Ingenuo il giocatore, inutili e ingiustificate le proteste dei genoani. Paradossalmente, però, dopo questa decisione Tagliavento va in bambola. Il direttore di gara assegna un rigore inesistente al Genoa: vede un fallo di Campagnaro (che stava proteggendo la palla aspettando l’uscita tardiva di De Sanctis) che subisce invece la carica fallosa di Sculli, e non contento espelle anche il calciatore come ultimo uomo facendo un doppio grave danno al Napoli. Nella ripresa c’era tutta invece la seconda ammonizione per Contini (il Napoli avrebbe giocato quasi tutta la ripresa in 9) e invece neanche un richiamo. Molti dubbi anche sul rigore del 4-1: Palacio si lascia cadere con troppa facilità, Aronica ingenuo ma sull’episodio su poteva sorvolare e invece Tagliavento concede rigore ed espulsione ad Aronica. Un disastro.
Voto 3
Rosetti (Inter-Parma 2-0)
Alcuni piccoli episodi dubbi hanno caratterizzato l’arbitraggio dell’esperto
Rosetti. Sul punteggio ancora fermo sullo 0-0, inesistente il fuorigioco
fischiato a Paloschi, che da solo si stava involando verso J.Cesar; al limite
anche la chiamata su Milito, sempre nella ripresa. Rosetti grazia invece nei
primi 45’ Thiago
Motta che, già ammonito, bracca Zaccardo che stava ripartendo: manca il secondo
giallo e quindi l’espulsione del brasiliano.
Voto: 6