Ecco le parole di Luciano Spalletti, allenatore dell’Inter, in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Napoli
Napoli spettacolare e Inter pragmatica. “Loro belli e concreti, hanno dato molte emozioni a un pubblico spendido. Noi ci stiamo attrezzando. Ci può anche essere un ulteriore balzo per accorciare le differenze che indubbiamente ci sono. Come ho già detto il Napoli lavora insieme da tempo”
Spalletti pensa di aver dato autostima alla squadra? “Siamo in tanti e tutti valiamo uno. Dietro le quinte c’è completezza. Ci sono tante idee per sopprimere alle apparenti mancanze. Noi lavoriamo tutti insieme, la società è forte, i miei collaboratori mi insegnano tutto quanto c’è da sviluppare. Se mancava qualcosa abbiamo anche preso il Monsignore che conta più di uno”
Abbondanza uomini Napoli può incidere? “No, hanno giocato una gara infrasettimanale. Noi non moltissimi ma fatti in maniera perfetta per la nostra corsa. Quando ci si trova ad essere quattordici, dobbiamo poter vincere ogni partita perché tutti hanno gran qualità. Se a Santon dico di fare il centrocampista, vuol dire che ha le caratteristiche per farlo e così via. Possiamo giocare ad armi pari con il Napoli, anche se in campo scenderanno gli stessi”
Meglio non giocare le coppe? “Ho guardato con curiosità il City. Guardiola è bravo a trovare strategie particolari. Giravano palla a tre senza alzare troppo il terzino che faceva di fatto il centrocampista puro. Il Napoli ha saputo creare presupposti per tornare in partita: sempre in gara fino alla fine con insistenza e corsa. Roba bestiale. Se i calciatori vengano stimolati dalle coppe non saprei. Voglio pensare che i miei ce le abbiano comunque”.
Napoli primo e Inter seconda senza cambiare molti uomini: un caso? “C’è anche dell’altro. L’Inter ha lavorato bene con quelle che sono state le sue scelte. Il Napoli da tre anni lavora sullo stesso progetto: valore importantissimo. Al momento noi siamo stati eccezionali nella scelta dei momenti, nella valutazione dell’importanza del momento. Non sottovalutiamo altre cose. Qui ogni settimana prendiamo un treno. Il Napoli e Sarri simpatici ma bisogna anche arrivare davanti alla Juventus. Se perdi una gara butti via appena due punti. La Roma è fortissima: ha venduto tanto ma ha anche comprato in modo importante. La Lazio è dentro per mentalità e per gioco acquisito. Inzaghi ha composto un telaio vincente. La capacità di Peruzzi è eccezionale. Ci metto pure il Milan e io di Montella mi fido. Sei squadre in bagarre e noi dovremo stare bene al tavolo”.
Può bastare prestazione derby per battere il Napoli? “Qualcosa sul piatto ha messo. C’era un momento in cui abbiamo sofferto, grazie ad Handanovic ma con un discreto ordine ci siamo ripresi. Abbiamo anche concesso occasioni. Quella del derby gara di grande livello”.
Quanto può pesare la sua vittoria dell’anno scorso? “Ai miei ragazzi posso raccontare poche cose. La loro reazione dopo il 2-2 è sintomatica. Vogliono imbottire la squadra di interismo. Hanno la determinazione in momemti delicati di riprendere subito la partita. Questo la dice lunga. Questione di sicurezza, motivazione e modo di allenarsi. Sono tutti calciatori professionisti. Capiscono che atteggiamento va preso per far fronte a certi episodi”.
L’anno scorso male contro il Napoli: quest’anno potrebbe pensare di cambiare tattica? “Se si vuole stare in cima bisogna essere bravi senza usare scorciatoie. Devi andarli a sfidare con la convinzione di poter avere la meglio in molte fasi di gioco. Non ci possiamo più tirare indietro. Loro son talmente bravi che devi per forza creargli più di un problema. E noi abbiamo le qualità per farlo. Giocheremo la gara non valutando solo un comportamento perché poi magari perdi la palla e devi reagire con le giuste modalità tenendo conto del loro pressing asfissiante. Ci vuole arte che si ottiene lavorando tutti i giorni in un certo modo”.
Domani l’Inter attenderà gli azzurri? “Napoli spot per il calcio. E’ una squadra forte. Non concede niente e non bisogna fare calcoli, senza pensare alle loro capacità di possesso. Sanno comandare il gioco e condizionare l’avversario. Hanno la perfezione in alcuni momenti. Mai ultimi due o tre anni hanno perso per demeriti. L’atteggiamento è sempre quello giusto e merita di consensi. Sarri sarebbe diventato Ministro dell’Economia se avesse continuato in banca. Quando proponi qualcosa ti trova sempre la soluzione per entrarti dentro lo stesso e sottometterti”.
Record europeo di pali: fortuna? “Ho il vento a favore. Mi sono sempre vestito da figlio di Ilva e Carlo, i miei genitori e so come funziona. Ne anche di più”.
Che esame sarà il Napoli? “I nostri ragazzi gli esami li hanno già dati. Se siamo a questo punto è sintomo di studio. Siamo pronti e preparati a questo confronto non facile”.