E' intervenuto poc'anzi a Marte Sport Live, sulle frequenze di Radio Marte, l'ex calciatore ed indimenticato trascinatore del Napoli, Roberto Carlos Sosa, meglio noto come El Pampa. Un'intervista ad ampio raggio. Il Pampa ha parlato del Napoli e dei suoi ricordi, nonchè di quelli che sono i suoi progetti in prospettiva futura. Questo è quanto evidenziato dalle parole del calciatore argentino: "Ho seguito con grande emozione le ultime imprese del Napoli. La trasferta di Torino l'ho seguita con un mio compagno di squadra durante il ritiro col Gimnasia. Anzichè dormire, ci siamo visti il Napoli ed è stato bellissimo, una rimonta incredibile. Davvero mi sono emozionato". L'ex attaccante partenopeo parla anche dell'esonero di Donadoni: "Mi è dispiaciuto per Donadoni. Ma adesso il Napoli ha nuovi stimoli. Chi in passato non giocava adesso vuole mettersi in mostra, ecco perchè c'è stato questo exploit di chi invece prima era messo da parte".
Il caso Quagliarella. Sulle vicende che ultimamente rispecchiano il periodo negativo di Quagliarella, il Pampa dichiara: "Quagliarella non deve giocare pensando di essere tifoso del Napoli. E'quello il suo problema, deve essere più professionale e mettere da parte il suo amore per il Napoli. E poi è un giocatore del Napoli e della Nazionale, cosa vuole di più? Vedrete che se sta più tranquillo tornerà quello di prima. In ogni caso, non credo che il suo problema sia Lavezzi, io ci ho giocato con il Pocho, e lui è molto altruista, per cui non credo che ci siano problemi di compatibilità tra i due".
Gli argentini azzurri. "Lavezzi ha molta concorrenza in nazionale, ci sono Messi, Aguero, Tevez ed altri molto forti. Ma Maradona lo tiene sempre in considerazione, quindi penso che il Pocho possa giocarsi le sue possibilità di giocarsi il mondiale. Datolo? Dopo i due gol in nazionale alla Russia e al Brasile non è stato più convocato, ma sono sicuro che Diego tenga sotto osservazione anche lui. Inoltre sono molto contento per Denis, sta dimostrando di essere in forma e di poter dare tanto al Napoli. Credo che lui possa fare un pò quello che facevo io: subentrare a partita in corso e risolvere la partita. Il segreto è scaldarsi senza guardare la partita, io guardavo le curve dello stadio. In questo modo è impossibile non trovare le motivazioni".
Su Pierpaolo Marino. "Sono davvero dispiaciuto di quello che è successo, del suo abbandono. Non dobbiamo dimenticare che Marino, insieme a De Laurentis, è stato il costruttore del presente, di quello che la squadra adesso è. Il direttore è stato uno dei maggiori artefici della scalata dalla serie C alla serie A".
Voglia di Napoli. "Cosa voglio fare un domani? Per prima cosa devo tornare a Napoli. Io sono innamorato del Napoli e della città partenopea. Mia figlia è napoletana e un giorno mi chiederà di andarci, io la accontenterò. Adesso sto finendo il primo anno di corso per allenatore. un giorno mi piacerebbe allenare, magari a Napoli, ma adesso è presto per dirlo. Al Napoli consiglio l'acquisto di Fabiàn Rinaudo del Gimnasia La Plata, è un ottimo centrocampista ed ha un futuro alla grande, in ambito internazionale".