Verona-Bologna 2-3 (12’Cerci, 22’Destro, 33’Caceres, 74’Okwonkwo, 76’Donsah)
Incredibile al Bentegodi: il Verona, in vantaggio per 2-1 a meno di un quarto d’ora dalla fine, si butta via e in due minuti si fa raggiungere e superare da un Bologna mai domo sì, ma che fino a quel momento non aveva mai dato l’impressione di poter davvero recuperare. Un blackout inspiegabile e micidiale, che potrebbe essere fatale al tecnico scaligero Pecchia, già da settimane sulla graticola.
E dire che tutto sembrava essersi messo bene fin dall’inizio: Cerci, evanescente in questa prima parte di campionato, è risorto all’improvviso volando per anticipare Mirante di testa su un cross di Fares dopo 11 minuti. Al pareggio di Destro, ben imbeccato da Palacio, ha risposto quasi subito il vivacissimo Caceres: cross di Verde, stacco del difensore, Mirante ancora una volta rivedibile e tap-in vincente dell’ex juventino.
Tra fine primo tempo e prima parte della ripresa il Bologna non va oltre un paio di mezze occasioni per Destro. Donadoni inserisce Okwonkwo per l’attaccante ex Inter e viene premiato al 74′: l’ispirazione di Verdi esalta lo stacco di testa del nigeriano che supera Nicolas.
Il Verona, stanco e beffato all’improvviso, a questo punto ha anche paura e due minuti dopo piomba definitivamente nel burrone. E’ Donsah a far partire un destro fulminante che si infila all’angolino e ricaccia nel baratro i padroni di casa.
I minuti finali registrano soltanto gli attacchi infruttuosi di un Verona affranto, a cui l’ingresso di Lee apporta poco e niente e la cui classifica diventa sempre più drammatica. Boccata d’ossigeno per un Bologna che perdeva da quattro partite di fila.