A tre giornate dal termine del campionato il Milan, con sette punti di ritardo dall’Inter capolista ed altrettanti di vantaggio sulla Fiorentina quarta in classifica, si giocava le residue chance scudetto e la ben più realistica possibilità di mettere al sicuro la qualificazione diretta in Champions al cospetto di un’Udinese che era pronta a rispondere alla Roma ed a portare avanti il proprio discorso Europa League. La fame di vittoria di entrambe le formazioni, accende un match ricco di stelle, per il quale Marino ed Ancelotti decidono di puntare su Floro Flores e Pato, anziché su Sanchez ed Inzaghi. Dopo una partenza caratterizzata da rapidi capovolgimenti di fronte, intorno al 20’ arrivano le prime ghiotte occasioni: i bianconeri ci provano con Quagliarella che, in chiara posizione irregolare, deve fare i conti con la splendida doppia reazione di Dida; i rossoneri rispondono con Seedorf che spara su Handanovic. Al 30’, la maggior mole di gioco sviluppata dai friulani si concretizza: D’Agostino, prima è abile a pescare il taglio di Floro Flores, poi, sul seguente rigore concesso da Rizzoli per la leggera trattenuta di Maldini, si conferma implacabile dal dischetto. Pirlo prova a rispondere al proprio dirimpettaio, ma il suo calcio di punizione non centra il bersaglio ed i lanci illuminanti vengono vanificati da una coppia d’attacco abulica. Ancelotti decide allora di buttare nella mischia Inzaghi, ma è l’Udinese a rendersi maggiormente pericolosa ed a colpire: Pepe sfiora il palo su calcio da fermo, Zapata affonda il raddoppio sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Il Milan si butta confusamente in avanti alla ricerca disperata del pari e si espone alle volate dei ragazzi di Marino che sfiorano il tris con le conclusioni dal limite di D’Agostino, Inler e Quagliarella. Al 79’, le due riserve di lusso Ronaldinho ed Inzaghi costruiscono l’unica azione pericolosa dei milanisti, ma la reattiva uscita di Handanovic mette una pezza alla svista del guardalinee. Nel finale Sanchez e Quagliarella provano ad iscrivere il loro nome sul tabellino dei marcatori, ma Dida dimostra di aver ritrovato la sicurezza perduta. I rossoneri non vogliono regalare la festa anticipata ai cugini interisti, ma i guizzi di SuperPippo e l’incornata vincente di Ambrosini arrivano troppo tardi e non rendono meno amara una sconfitta che mette in discussione la piazza d’onore. L’Udinese non molla l’inseguimento alla sesta piazza e si conferma un collettivo frizzante, esaltato da dei solisti d’eccezione.
Serie A: Udinese-Milan 2-1
Una grande Udinese stende un Milan spento. L`Inter può festeggiare il tricolore.