L'Inter lancia un grande segnale a tutto il torneo. I nerazzurri piegano 5-3 un Palermo bello solo a metà, ma dopo aver concluso il primo tempo con un roboante 4-0 in cui non ha sbagliato nemmeno un pallone. Mourinho vola in testa la classifica, si riporta a +4 sulla Juventus e archivia anche la pratica Zenga, non senza complicandosi la vita nel secondo tempo, adagiandosi troppo sugli allori e consentendo il ritorno dei rosanero che comunque hanno avuto una splendida reazione d'orgoglio che però non è bastata ad interrompere la mini-serie di tre vittorie consecutive.
PRIMO TEMPO TUTTO NERAZZURRO – Nella prima frazione di gioco il Palermo è assente e l'Inter ha potuto fare liberamente il bello ed il cattivo: Maicon fa il solito vuoto sulla fascia destra, Cambiasso a centrocampo è un'autentica diga e Stankovic offre il suo solito dinamismo a servizio dei "gemelli del gol" Balotelli ed Eto'o che si spartiscono il bottino (per loro una doppietta a testa). La partita si sblocca al 10' con un calcio di rigore, procurato da Balotelli, che Eto'o realizza non senza aver vinto prima il ballottaggio con SuperMario che voleva incaricarsi della battuta (tra loro poi saranno solo abbracci). L'under 21 Sirigu in porta fa miracoli, Miccoli è l'unico a farsi vedere là davanti, ma è sempre l'armata nerazzurra a dominare la gara: al 33' arriva prima il raddoppio di Balotelli che di testa insacca la sfera su cross di Maicon, poi nel giro di un minuto (al 43') uno-due impressionante dei nerazzurri che continuano a segnare sempre con Balotelli (che spinge in rete un tiro di Cambiasso), e sempre con Eto'o, con un siluro sul primo palo. Il Palermo non c'è, l'Inter fa quel che vuole: è 4-0 al termine del primo tempo.
PRIMO TEMPO TUTTO ROSANERO – Zenga si sarà fatto sentire negli spogliatoi. Infatti nella ripresa entra in campo un Palermo con uno spirito completamente diverso: Cavani finalmente comincia a farsi vedere, non lasciando più solo Miccoli, e anche il giovane Hernandez da il suo buon contributo alla fase offensiva. Pronti-via e dopo 180 secondi proprio Miccoli accorcia le distanze, anche se la spinta su Cordoba appare netta. L'Inter si limita a gestire il cospicuo vantaggio, ma i rosanero non si arrendono e continuano a premere sull'acceleratore trovando due gol in rapida successione al 62' e 66' prima con l'uruguayano Abel Hernandez, al termine di una bellissima azione corale, poi ancora con Miccoli che scatta sul filo del fuorigioco beffando Julio Cesar. Due segnature che portano il risultato sul 4-3 e che risollevano un Palermo che adesso crede nella super rimonta. Speranze però che si chiudono a 10' dal termine con Milito, subentrato ad inizio secondo tempo insieme all'altro rientrante di turno Thiago Motta, che su assist di un immenso Maicon deposita comodamente in rete. Finisce 5-3, una partita ricca di emozioni, ricca di gol, ma con un'Inter sempre più padrona di questo campionato.