Il Napoli riesce a portare a casa solo un punto dallo Stadio Bentegodi di Verona, il Chievo frena la corsa azzurra e Sarri analizza il match ai microfoni della Rai:
“Oggi andare in verticale era difficile, loro avevano due linee praticamente al limite dell’area, non abbiamo tirato poco in porta, abbiamo fatto 21 tiri. Tatticamente è stata un’ottima partita, squadra corta, che non ha perso distribuzione, non ha concesso mai una ripartenza agli avversari. Abbiamo fatto una partita in cui è mancato il guizzo, è stata una buona partita ma da squadra fisicamente un po’ stanca, abbiamo pagato a livello di brillantezza e per questo abbiamo creato meno situazioni del solito, perché ha saltato l’uomo meno del solito. Stanchezza in attacco? Mario Rui è tanto che non gioca una partita e ha fatto un primo tempo discreto, poi è andato a calare come è normale che sia fino a quando non troverà una condizione ottimale. L’assenza di Ghoulam? Ci mancherà sempre. A me manca anche in allenamento, quindi figuriamoci in partita. Ma c’è da considerare che in una partita come questa anche Milik avrebbe potuto dare qualche soluzione. In questo momento non sono disponibili, quindi bisogna piangersi addosso, dobbiamo lavorare con quello che abbiamo e cercare di farli arrivare alla settima partita in 20gg leggermente più brillanti se possibile. Partite come queste? Negli ultimi 2 anni escluso 3/4 avversari, le partite giocate contro di noi sono queste, solitamente riusciamo a venirne a capo, ma quando manca brillantezza abbiamo più difficoltà a saltare l’avversario. Quando trovi 8 giocatori negli ultimi 25 metri se non si salta l’avversario diventa difficile creare situazioni. Potevamo segnare con Callejon, con Insigne, però per quanto abbiamo giocato, pur avendo trovato spazi chiusi siamo abituati a creare più situazioni e palle gol. Agire sul mercato dopo gli infortuni? Per Ghoulam sono dispiaciuto perché quando un ragazzo cresce fino a diventare uno degli esterni più forti d’Europa per effetti di un lavoro giornaliero, di applicazione e dedizione dispiace vedere un percorso che si interrompe per qualche mese, per questo dicevo che mi manca anche in allenamento. Mario Rui crescerà e ci darà il suo contributo. Per quanto riguarda il mercato io non so. Il presidente conosce la situazione e farà le sue valutazioni in base a quello che vorrà ottenere dalla squadra e farà un mercato di conseguenza. Io in questo momento mi adeguo. Dopo il City la squadra ha perso un po’ l’illusione di se stessa? No, dopo il City noi siamo usciti distrutti, ma fisicamente. I numeri sono stati impressionanti, ma era normale che fosse così. Una squadra con le nostre caratteristiche se gioca contro una squadra con le caratteristiche del City è chiaro che ne nasce una partita in cui il campo si apre e si percorrono distanze ampie con velocità che sono più elevate del 30% in più rispetto al nostro campionato, quindi siamo usciti stanchi fisicamente, questo unito a tre mesi in cui non ci alleniamo, ma giochiamo ogni tre giorni ci ha fatto arrivare poco brillanti a questa partita. Se poi la mia squadra esce disillusa da una sconfitta con il Manchester City è una squadra fuori di testa. Che il Manchester City possa vincere contro di noi è normale, rientra nella logica delle cose, anzi la prestazione ci dovrebbe confortare contro una squadra così forte. Tutto sommato penso che eravamo stanchi fisicamente”.