Al Niznij Novgorod la Croazia mortifica l’Argentina di Sampaoli vincendo con un netto e storico 3-0, schiantando sotto tutti i punti di vista i sud americani. Il de profundis dell’albiceleste è stato pressoché totale, in una partita che potrebbe trasformarsi presto in un incubo: dopo questo k.o. le possibilità di passaggio del turno dell’Argentina sono ridotte al lumicino. Per la Croazia di Dalic vittoria portentosa, una delle più importanti e meritate della propria storia calcistica dopo la dissoluzione dell’ex Jugoslavia.
Le scelte – Per Dalic conferma del 4231 visto all’esordio, con l’inserimento di Brozovic al posto di Kramaric come trequartista centrale alle spalle di Mandzukic. L’albiceleste cambia tutto e opta per un 3421 con Mercado inserito nei 3 di difesa, Salvio e Acuna sugli esterni di centrocampo e Perez al centro a far coppia con Mascherano. In avanti ancora Meza-Messi dietro Aguero.
Primo tempo – Nemmeno il tempo di dare il calcio d’avvio e Perisic scappa sulla sinistra sfiorando il gol col suo sinistro neutralizzato da Caballero. L’Argentina risponde prima con Messi, che non riesce ad arpionare un buon pallone davanti a Subasic, e poi con Meza, chiuso in mischia da Vrsaljko. I sud americani insistono e provano a spaventare la Croazia, che tuttavia resta sempre compatta e sicura dei propri mezzi, concedendo poco agli avversari. Lo spavento più grande arriva su una disattenzione difensiva croata, con Perez che da posizione favorevolissima conclude incredibilmente fuori. Il primo tempo finisce poco dopo, prima di un fallaccio da arancione di Rebic e da un’occasione cestinata proprio dall’esterno ex Fiorentina.
Secondo tempo – Nella ripresa succede di tutto, con la Croazia che schiaccia la rivale sfruttando gli errori di una compagine disomogenea e squilibrata. L’inizio della ripresa è di marca argentina, ma gli slavi non perdono mai la calma e colpiscono al 9′: harakiri folle di Caballero che regala palla a Rebic con un pallonetto insensato; l’esterno, con perfetta coordinazione, scarta il regalo e mette dentro il colpo vantaggio. Lo shock del gol croato distrugge i fragili nervi di Messi e soci che, malgrado i cambi e l’ingresso di Higuain e Dybala, non riesce a creare quasi nessun pericolo alla porta di Subasic. L’unico brivido per il portiere croato arriva grazie all’asse Higuain-Meza, con il centrocampista che spreca malamente a tu per tu con l’estremo difensore croato. L’Argentina prova a costruire, ma le idee scarseggiano e la Croazia al 35′ chiude la pratica: Modric danza sul pallone al limite dell’area e poi conclude di destro perforando Caballero. Nel finale requiem funereo per l’albiceleste: prima una traversa di Rakitic, poi la Croazia scappa in contropiede con Kovacic che, una volta in area, serve senza pressione Rakitic che si riscatta e cala il tris.
Conclusioni – L’Argentina è ad un passo dal baratro, con le speranze qualificazioni appesa ad un filo e vincolata al risultato di Islanda-Nigeria di domani. Per la Croazia vittoria epocale, strameritata e quasi mai in discussione. Pass per gli ottavi conquistato e la consapevolezza di poter fare davvero un gran torneo.
Argentina-Croazia 0-3: tabellino
Marcatori: st 9′ Rebic, 35′ Modric, 46′ Rakitic
Argentina (3-4-2-1): Caballero; Mercado, Otamendi, Tagliafico; Salvio (11′ st Pavon), Mascherano, Perez (23′ st Dybala), Acuna; Messi, Meza; Aguero (10′ st Higuain). Commissario tecnico: Sampaoli.
Croazia (4-2-3-1): Subasic; Vrsaljko, Vida, Lovren, Strinic; Rakitic, Modric; Rebic (12′ st Kramaric), Brozovic, Perisic (37′ st Kovacic); Mandzukic. Commissario tecnico: Dalic.
Arbitro: Rashvan Irmatov.
Note: Ammoniti: Rebic (C), Mercado (A), Mandzukic (C), Vrsaljko (C), Otamendi (A), Brozovic (C).
ARGENTINA – IL MIGLIORE