Ancora Sarri: “La sensazione che ho è che la squadra abbia ancora molto da dare, e io mi sento parte di questo ciclo e di questo gruppo. Dobbiamo terminare un lavoro, purtroppo quest’anno abbiamo trovato due squadre che hanno fatto ancora meglio rispetto a noi. Abbiamo pagato gli stop di Milik e Albiol ma la squadra ha fatto tanto, abbiamo disputato un campionato straordinario sia noi che la Roma, la classifica è stata decisa da piccoli dettagli come un tiro su un palo o uno che finisce in porta. Contratto? Ce l’ho per uno più due.”
ADL riprende la parola: “Aumento a Maurizio? A me non ha chiesto nulla. Fa piacere sapere che ci sono società interessate, ma alla fine abbiamo sempre vinto.”
Sarri sulla premiazione: “Vorrei dedicarlo ai tifosi. I ringraziamenti vanno fatti alla società, che è stata l’unica a credere davvero in me, e ai giocatori, ragazzi che hanno ancora un bambino al loro interno.”
Sarri continua: “Come si migliora questa squadra? Ne abbiamo parlato per due ore prima io e il presidente, è difficile e ci vorrebbero cifre folli. Alla fine non siamo arrivati a nulla. Siamo un collettivo, spero che i giovani che abbiamo in rosa possano crescere ulteriormente. Vincere a Napoli? Non so ancora cosa vuol dire, ma vedendo i nostri tifosi posso immaginare che sarebbe qualcosa di diverso. Vedo un popolo innamorato di questa squadra e di questa terra, e vorrei tanto regalare al pubblico il successo che tanto meritano. Ma è difficile, poi se qualcuno ci riesce è una cosa che ti riempie la vita. Da bambino tifavo Napoli, l’unico a Firenze a tenere per la maglia azzurra.”
Riprende la parola Sarri: “Il sogno deve essere sempre vivo e acceso. A me ha emozionato di più una partita di eccellenza che il Bernabeu, oppure quando giocavamo fuori scuola con i libri che fungevano da pali. Chi vince la finale di CL? Dipende da tanti fattori, come quelli psicologici e fisici. Dopo una stagione cosi faticosa e lunga, sono i dettagli a fare la differenza.”
ADL: “Guardate i punti che abbiamo fatto quest’anno, il nostro calcio sta aumentando di qualità. Questo è merito anche del calcio che Maurizio sta praticando qui a Napoli ma ancora prima ad Empoli. Clausola? Io non ho paura, finché andremo d’accordo non ho nulla da temere. Scudetto? Quando una squadra vince tanto, l’anno dopo ha il buon gusto di passare il testimone.”
Sarri sulla clausola: “Di questa cosa se ne parla già da tempo, ma io qui ho un lavoro da finire.”
Sarri riprende: “Penso che il nostro calcio sia troppo sottovalutato, sotto il profilo delle strutture siamo indietro ma calcisticamente non la vedo cosi. Noi italiani diamo il meglio nei momenti di difficoltà, quest’anno ho visto un atteggiamento diverso, squadre ultime in classifica che hanno lottato con i denti. Ci sono tanti giovani bravi, tatticamente non siamo secondi a nessuno e se alla tattica uniamo la tecnica, possiamo dire la nostra.”
Malagò: “Faccio i miei complimenti a Sarri, che mi ha confessato: se non ci fosse stato Aurelio ora non sarei qui, dunque grazie anche a lui.”
Tavecchio: “Sarri ha trasmesso, attraverso il Napoli, la filosofia del bello e l’ha fatto partendo dal basso. I suoi valori, il suo gioco e la sua mentalità erano presenti anche quando allenava nei campi minori, e questo è un grande merito.”
Sarri continua: “Quanto tempo ho dedicato al calcio? Chi da tutto non è mai sconfitto, è chi sa di non aver dato il massimo alla fine di un percorso che alla fine si sente sconfitto. La mia famiglia non me l’ha mai rinfacciato, ma sicuramente sono mancato e qualcosa gli ho fatto mancare, ma tutte le passioni folli richiedono dei sacrifici. Serie D? Ringrazio Tavecchio, quell’esperienza è stata per me formativa e ho trovato che a tratti è più difficile allenare nei dilettanti che in A.”
Ancora Sarri: “L’ultima cosa che penso quando esco di casa è che sto andando a lavorare. Ho la fortuna di stare a contatto con un gruppo di ragazzi che non sono più bambini fuori ma che lo sono dentro, e mi hanno fatto divertire per tutto l’anno. Se è possibile vincere divertendosi? Non lo so, perché non abbiamo vinto. Però ci siamo divertiti.”
Sarri: “Dedico il premio ai tifosi, ad una piazza che sta crescendo tantissimo. Un pubblico che ci ha sostenuto dopo le sconfitte e che ha applaudito dopo pareggi giocati bene, questo è sintomo di grande maturità e questo premio è per loro, visto che per il momento non gli ho potuto dedicare un traguardo che mi piacerebbe regalare.”
Abete: “Un plauso a Sarri e a chi sceglie la guida tecnica, ovvero al presidente De Laurentiis. Il Napoli ha mostrato un grande calcio in questi due anni e bisogna ricordare che ha fatto meglio delle società milanesi e romane, aspetto che dimostra la centralità del progetto Napoli all’interno del calcio italiano.”
De Laurentiis: “Il Napoli porta bene, è il secondo (dopo Walter Mazzarri) a vincere il premio. Se li scelgo bene? Non sta a me dirlo.”
Viene mostrato un video per celebrare i precedenti vincitori del premio
15.40 – Il presidente Aurelio De Laurentiis e il figlio Edoardo accompagno Sarri. Grande applauso per il tecnico del Napoli
15.23 – E’ iniziata la cerimonia
Maurizio Sarri a breve riceverà il Premio Bearzot, riconoscimento meritatissimo per i due anni di grande calcio dispensato durantel’ultimo biennio al Napoli. In sala stampa Sarri verrà premiato da Carlo Tavecchio (presidente della FIGC), Damiano Lembo (presidente ACLI) e da Giovanni Malagò, numero 1 del CONI. Presente anche il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis.
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