Jose Mourinho ne è certo: resterà il manager del Chelsea anche in caso di arrivo a metà classifica. I Blues sono sedicesimi in Premier League dopo otto giornate, peggior inizio nella storia del club dal 1978-79. Il portoghese – tornato già da due stagioni a Stamford Bridge – ha firmato in estate un contratto di altri quattro anni. Alla domanda di un cronista a proposito di un possibile piazzamento fuori dalle coppe, lo Special One ha replicato: “Penso di essere confermato ugualmente. Ciò non mi è stato ancora detto perché non ci aspettiamo di finire a metà classifica“.
Due giorni fa la dirigenza ha emesso un comunicato per esprimere il proprio sostegno incondizionato all’allenatore. Secondo Mourinho, la nota aveva lo scopo di “chiudervi la bocca” (riferito alla stampa). “Ciò che conta per me è la fiducia della proprietà“, ha aggiunto. “Prime che fosse emesso il comunicato, il presidente e la dirigenza mi avevano già espresso il loro sostegno. Quindi ciò che c’è scritto non mi è nuovo. Ma ancor prima, sapevo cosa mi ha riportato qui. Ricordo bene la conversazione di due anni fa“.
“So cosa mi ha spinto a firmare un nuovo contratto, e le ragioni che hanno portato il club ad offrirmi un prolungamento. Non ce n’era bisogno, avevo ancora due anni di contratto. Dunque non serviva un prolungamento. Dopo un cattivo risultato – che non è il primo della stagione – ovviamente non ero felice, lungi da me. Ma non ho mai pensato di essere esonerato“.