In vista del match Napoli-Bologna, il portale zerocinquantuno.com ha realizzato un'intervista ad un ex attaccante che ha militato in entrambe le compagini: Gino Pivatelli. Di seguito l'intervista completa:
Quali sono i primi ricordi che le vengono in mente ripensando alla sua carriera a Bologna?
Scherzando dico sempre che non mi ricordo più perchè sono passati tanti anni. I primi ricordi sono quando arrivai da Verona nel 1953..quanti anni son passati? Cinquantasei. Il primo giorno che arrivai andammo in sede, allora era ancora in Via Altabella, venimmo a prendere i primi contatti, a fare le visite che andarono bene.
C'è un gol al quale è particolarmente legato o affezionato?
Ne ho fatti tanti che ci si affeziona un pò a tutti. Con la Fiorentina forse, ne feci due uguali, due tiri al volo.
Che emozione è stata vivere il centenario, rituffarsi un pò nell'atmosfera, ritornare al Dall'Ara?
Al Dall'Ara sono tornato tante altre volte, ma è stata una cosa molto bella, sono andato a complimentarmi con il Presidente. E' stata una cosa direi quasi toccante perchè rivedere tanta gente che erano anni che non ci si incontrava è stata una emozione. Più che di partite si parlava di altre cose che mi facevano tornare giovane. Anche se di quei tempi era un altro calcio, era molto diverso. Non era giornaliero, il tam tam sui giornali e alla televisione che ci sono oggi allora non c'erano. Era più tranquillo, si andavano a fare gli allenamenti, difficilmente la gente ti fermava per strada, magari solo qualche volta. Ti poteva indicare ma non c'era questo fanatismo, c'era un attaccamento alla squadra, forse più di adesso perchè ci sono delle foto dove c'erano 50.000 persone a vederci. Mi ricordo un anno con il Milan che non ci si stava più e si sedettero 7/8000 in campo che l'arbitro accettò. Lo ricordo ancora, Orlandini di Roma. Un grande arbitro come lui poteva anche non acconsentire e dare partita vinta al Milan che poi vinse lo stesso. Anche il Milan da grande squadra che era già allora, accettò di giocare. Bologna era una città dove non succedeva mai niente, era affezionata alla squadra ma soprattutto al bel gioco.
Domenica c'è Napoli-Bologna, lei la vive da doppio ex: cos'hà Bologna che Napoli non ha e viceversa?
Bologna non ha il mare e i panorami visti dall'alto di Napoli.. magnifica. Quando arrivai io era una città bellissima, vivibile, spontanea. Bologna.. Avevo amici del mio paese che sono venuti a studiare qua e sono diventati tifosi del Bologna, della città, perchè era un vivere diverso.
Che ambiente troverà il Bologna al San Paolo dopo l'esonero di Donadoni?
Tiferanno solo per la loro squadra, magari quando il pallone sarà dell'avversario faranno qualche fischio, un modo per non farti giocare bene. Anche allora quando il pallone passava tra i piedi dell'avversario c'erano un pò di fischi per distogliere l'attenzione.
Si dice che il San Paolo possa essere un'arma in più ma se le cose non vanno bene..
Quando lo stadio è pieno, e spesse volte lo è, il tifo ti trasporta a far meglio, a impegnarti di più, è importante un pubblico che ti aiuta.
Per lei sarà una partita particolare o la vivrà come tutte le altre?
Mi dispiace se il Napoli perdesse, a Napoli sono stato un anno e ci sono stato benissimo, è una città meravigliosa, ma a Bologna ci sono da cinquant'anni, sette anni da calciatore poi dopo sono rimasto sempre qui.
Che armi ha il Bologna da opporre a questo Napoli?
Ho visto ultimamente in queste partite che il Bologna si è rinforzato bene dietro e cerca di non prenderle, soprattutto, ed è la cosa più importante. Nel calcio vincere è bellissimo però quando una squadra non è nel momento migliore, quando il punto sulla classifica lo trovi è importante. Perdere ti da malinconia. Un pareggio fa bene, non come la vittoria ma ti da morale lo stesso.
Attualmente c'è un solo punto di distanza tra le due squadre, a fine campionato?
Nel calcio non si può mai sapere. Si, sulla carta il Napoli è più forte, anche quest'anno ha fatto degli acquisti, almeno sulla carta, importanti, però Donadoni l'hanno mandato via.
Il Bologna può salvarsi tranquillamente quest'anno?
Io penso di si, penso che quest'anno lo possa fare. Come ho detto prima può fare un campionato accorto. Ormai non ci sono più squadre materasso, è sempre meglio stare attenti anche in casa perchè un conto è muovere la classifica e alla fine un punto te lo ritrovi.
Si parla molto del nuovo stadio, secondo lei serve?
Serve. Uno stadio da 30/35.000 che è quello che Bologna adesso può avere. Ai miei tempi non c'era la televisione, chi voleva vedere la partita doveva andare allo stadio, i tifosi erano legati alla loro squadra e andavano a vederla, specialmente nei momenti buoni lo stadio si riempiva, oppure quando venivano le squadre più importanti del campionato tipo Inter, Milan, Juventus. Se si va a vedere il numero di spettatori di allora, era nettamente più alto di adesso. Lo stadio nuovo servirebbe, tutto coperto, senza la pista di atletica come sono in Inghilterra, con i confort per i tifosi prima della partita, con i ristoranti, con vendita di maglie, con le varie cose per avvicinare anche i ragazzini e per far ritornare allo stadio, Ora per andare a vedere una partita devi pensarci due volte perchè rischi di prendere qualche botta e andare all'ospedale.