Lorenzo Insigne è uno di quei giocatori che difficilmente resterebbe in panchina nella maggior parte delle squadre d’Europa, viene da inorridirsi a vederlo invece seduto su quella della Nazionale. I motivi per lasciarlo lì però è indiscusso che ci siano, tuttavia andrebbero superati per permettere anche a lui di esprimersi nel modo migliore possibile.
Il gioco dell’Italia al momento è quello che esiste di quanto più lontano da quello espresso dal Napoli e ciò influisce negativamente sulle prestazioni che può avere l’ala negli schemi di Ventura. Innanzitutto difficilmente si può trovare un posto per lui senza stravolgere l’idea di gioco di base: Nel 3-5-2 fortemente voluto dal tecnico infatti sarebbe impossibile trovare spazio per Insigne, è necessario un cambio di modulo che potrebbe stravolgere gli equilibri di una compagine che si è dimostrata già essere ben poco solida. Si dovrebbe aggiungere che per poterlo schierare anche con il 4-2-4 o nel 4-3-3 ci sarebbe bisogno di sacrificare la spinta di Candreva che renderebbe questa squadra eccessivamente sbilanciata.
Tuttavia parliamo di un vero fuoriclasse che rimane a guardare ripetutamente i suoi compagni giocare e, spesso, non fare bene. Sarebbe sicuramente un’arma in più in quanto ultimamente la nostra Nazionale si sta rivelando incapace di segnare, nonostante i due terminali offensivi siano delle macchine da gol, sopratutto Ciro Immobile, attuale capocannoniere della Serie A, si ritrova spesso a vagare per il campo come un fantasma senza mai essere servito bene dai compagni. Questo cambierebbe con l’inserimento del napoletano che è noto per le sue doti da assistman e in più farebbe valere la sua affinità in campo proprio con questo suo ex compagno di squadra ai tempi del Pescara.