Nello scorcio finale della passata stagione, Fabiano Santacroce, conosciuto anche come il "Leoncino di Bahia" – soprannome attribuitogli ai tempi del Brescia – si era perso, insieme a buona parte della squadra ad onor del vero, nei meandri della movida napoletana, divenendo protagonista anche di episodi spiacevoli come il ritiro della patente per guida in stato di ebbrezza – episodio eccessivamente enfatizzato ed ingigantito – e litigi con i compagni di squadra. Insomma il calciatore italo – brasiliano nato a Camacari – comune dello stato di Bahia – dopo un ottimo inizio ha deluso le aspettative dei napoletani, offrendo prestazioni oggettivamente al di sotto delle sue grandi potenzialità.
IL LEONCINO TORNA A RUGGIRE – Tuttavia in questa nuova stagione si può notare un Fabiano Santacroce completamente cambiato. Il difensore appare molto più determinato, anche negli allenamenti dove dà il massimo e spesso lo si può trovare ad allenarsi in solitaria oltre le normali sessioni programmate. Inoltre si è trasferito al Villaggio Coppola – nei pressi del centro sportivo di Castelvolturno -, vicino al suo compagno di squadra Marek Hamsik, mutuandone atteggiamenti e professionalità, allontanandosi definitivamente dalla movida napoletana. I benefici derivanti da questa nuova condotta sono emersi in maniera lampante. Santacroce schierato titolare contro l'Udinese – complice l'infortunio dell'argentino Campagnaro – non ha praticamente fatto veder palla all'attaccante più in forma dell'intera serie A, l'autore di ben 6 reti in 3 gare Antonio Di Natale, al punto da indurre l'allenatore bianconero Marino a spostare il folletto partenopeo nella zona di competenza di Matteo Contini.
Il "Leoncino di Bahia" è quindi tornato a ruggire e mordere le caviglie degli avversari. Adesso ha due obiettivi importanti da raggiungere: riconquistare due maglie azzurre, quella da titolare nel Napoli, e perchè no, quella della Nazionale italiana già fugacemente indossata nel 2008.