Il Napoli vince e convince. Battuta la Salernitana con un netto 3-0 e guadagnarsi il Cittadella per il 4° turno eliminatorio di Coppa Italia è un gioco da ragazzi. Quei ragazzi di Donadoni che hanno ritrovato quel lustro e quella brillantezza che ormai si era smarrita per tutto il girone di ritorno dell’anno scorso. Ovviamente ciò è anche dovuto allo straordinario apporto che stanno cominciando ad offrire alla squadra i nuovi innesti: l’inesauribile Campagnaro, che a Ferragosto si trova in una condizione fisica smagliante macinando kilometri dalla difesa all’attacco, la sicurezza di De Sanctis, sempre attento e autentico leader della propria area di rigore, ma soprattutto un magnifico Quagliarella che non si da mai per vinto, lotta su tutti i palloni, libera i compagni con tocchi deliziosi ed assist al bacio, un giocatore che sarà sempre più determinante in questo Napoli tutto suo.
GIOCATORI RITROVATI – Ma oggi è stata soprattutto la serata di chi ha ritrovato il suo talento. Come Christian Maggio, autore del primo gol e assistman per Lavezzi nel raddoppio azzurro, che si fa trovare sempre nel posto giusto al momento giusto. L’ex esterno della Samp dispensa cross a non finire ed entra sempre nel vivo dell’azione, sia in fase offensiva sia in fase difensiva. E’ tornato anche il solito Lavezzi, quel funambolo argentino che corre come un dannato, che si abbassa a centrocampo per giudare l’attacco azzurro, e che sta imparando anche ad inserirsi a dovere nell’area piccola avversaria, come ha fatto in occasione del 2-0 che l’ha visto dettare splendidamente con Maggio. Anche Datolo ha giocato una buona partita, galvanizzato ovviamente dal gol in nazionale, rispondendo sempre presente sulla fascia sinistra e deliziando il pubblico con buoni tocchi di palla. Peccato che la sua prestazione si sia macchiata per un calcio di rigore, da lui procurato e che Quagliarella gli ha concesso di tirare, parato da Polito sul punteggio di 2-0.
IL NAPOLI TORNA FORTE – E pensare che ad inizio partita la Salernitana aveva messo paura al Napoli con un calcio di punizione dai 25 metri calciato da Caputo con il pallone che con una carambola colpisce entrambi i pali viaggiando sulla linea di porta alle spalle di De Sanctis. Ma il Napoli sale in cattedra e riesce a monopolizzare il campo con fraseggi intelligenti, una manovra fluida e soprattutto un entusiasmo che coinvolge tutti i calciatori in campo. Quagliarella ci prova in tutti i modi a segnare, si vede che vuole regalare la sua prima perla al San Paolo ai tifosi azzurri. Va vicino al gol soprattutto nel secondo tempo quando con un pallonetto da fuori area per poco non beffava Polito. La differenza qualitativa in campo è enorme, la Salernitana, priva di Ciccio Cozza e Re Artù Di Napoli, fa fatica a rincorrere gli azzurri e solo su calci da fermo è riuscita ad impensierire la retroguardia partenopea. Nel finale c’è gloria anche per Erwin Hoffer, entrato in campo al posto di Lavezzi, che segna il gol del 3-0 con un colpo di testa su cross di Campagnaro. Gongola Marino in panchina, perché Hoffer è una sua scommessa, gongolerà anche il presidente De Laurentiis dagli USA, e gongolano i 30000 del San Paolo e tutti i tifosi del Napoli sparsi nel mondo che aspettavano da tanto di rivedere un Napoli bello, vincente e convincente.