L'ex direttore generale di Napoli e Juventus, Luciano Moggi, ha rilasciato una corposa intervista a Ilsussidiario.net, soffermandosi sul particolare momento che sta vivendo il Napoli in campo e fuori, con la squadra che fatica a trovare una propria identità in campo e con una società da ricomporre dopo il licenziamento di Pier Paolo Marino. A chi gli domanda cosa secondo lui non funzioni attualmente nella squadra, Moggi risponde: "Intanto credo che un presidente non possa esternare così in pubblico. Ci si ritrova in una stanza, poi si prendono le decisioni. Così facendo si destabilizza solo l’ambiente. E’ una squadra che in mezzo al campo non c’è. Ha cercato di lottare, però non gioca bene. Le colpe sono di chi ha fatto la squadra, ma anche dell’allenatore che non riesce a farla giocare bene". Parole d'elogio anche per Giorgio Perinetti, direttore sportivo del Bari e accostato di recente come possibile successore di Marino al timone del club partenopeo:"Giorgio Perinetti è il migliore, come si è visto a Bari, fra quelli che ci sono in giro. Il dirigente deve collaborare con l’allenatore e Perinetti questo lo sa fare bene. Mi sembra la mossa giusta al posto di Marino". E alla domanda di rito finale, sulle possibilità degli azzurri di rimettersi in campionato, ecco quanto dichiarato: "Certo, ha una rosa di tutto rispetto con giocatori importanti come, per citarne alcuni, Quagliarella, Zuniga (che ha fatto un ottimo campionato a Siena), Campagnaro, Lavezzi e lo stesso Maggio. Basta far giocare le persone nella giusta".
Napoli, Moggi: “Con le giuste motivazioni e scelte tecniche si può tornare grandi”
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