La nuova idea di gioco e i limiti caratteriali stanno frenando il Napoli in quest’avvio di stagione. I campani, reduci da un inizio altalenante, si ritrovano a dover inseguire le pretendenti sia in campionato sia in Champions League. Il bottino, dopo appena cinque match ufficiali disputati, è di tre vittorie, un pareggio ed una sconfitta. Il cambio di guida tecnica e il modus operandi dello staff hanno contribuito alla rivoluzione dell’identità dell’organico. Accantonato il Sarrismo, fatto di solidità difensiva e trame d’attacco letali, la formazione azzurra si ritrova a dover definire un inedito modo per approcciare alle partite e per sviluppare azioni concrete. Le difficoltà delle ultime settimane, nonostante le importanti rimonte contro Lazio e Milan, discendono proprio dalla metamorfosi che la rosa sta subendo e dai dettami di Carlo Ancelotti.
Il punto critico è sicuramente la difesa. Gli errori dei singoli, i disimpegni spesso sbagliati e le costanti disattenzioni hanno contraddistinto quest’inizio d’annata. Il manager di Reggiolo è chiamato a perfezionare i meccanismi della linea arretrata, base sulla quale fondare poi i successi futuri. Si passa al centrocampo. La circolazione e il possesso palla sterile, intravisto anche nel corso della recente sfida al Marakana di Belgrado, casa della Stella Rossa, non hanno permesso al Napoli di trovare varchi vincenti e di innescare la rapidità del tridente offensivo. Anche i movimenti degli attaccanti non hanno convinto pienamente finora: tra tutti, solo Insigne è riuscito a dare continuità al rendimento.
L’incontro in terra serba ha riportato alla luce i campanelli d’allarme. Il Napoli è apparso compassato sul rettangolo verde e il pareggio racimolato non può e non deve soddisfare. Gli azzurri sono stati inseriti in un autentico girone di ferro, con PSG e Liverpool, e contro la Crvena Zvezda era importante partire con il piede giusto. I partenopei, adesso, dovranno archiviare l’impegno europeo e preoccuparsi per la prossima gara. La trasferta di Torino, valevole per il quinto turno di Serie A, dovrà far dimenticare il risultato e la prestazione scialba mostrata a Belgrado. Dinanzi, però, ci sarà la squadra guidata dall’ex Walter Mazzarri che avrà intenzione di confermare la striscia positiva inanellata fin qui.
Il Napoli deve trovare un punto di svolta in una stagione impostata bene ma non totalmente apprezzabile. Il fresco ricordo di Sarri e la meravigliosa espressione di gioco aleggiano ancora all’ombra del Vesuvio. Mantenere alti gli standard sarà complicato, gli uomini di Ancelotti devono reagire.