Ormai è cosa nota, Walter Mazzarri oltre ad essere uno specialista nell'addomesticare i talenti bizzosi – alla Cassano e Lavezzi per intenderci – ad infondere alle compagini da lui allenate grinta, cuore e carattere è un maestro nel rigenerare quei giocatori che per motivi di svariata natura – fisici, tecnici o tattici – rendono al di sotto delle proprie possibilità.
I primi calciatori del Napoli a beneficiare della cura-Mazzarri sono stati, su tutti: Christian Maggio, il laterale con l'avvento a Napoli del suo mentore ha ritrovato quelle proverbiali e devastanti folate sulla fascia che lo portarono sino alla convocazione in Nazionale, insieme alla via del gol; Walter Gargano, il mediano uruguagio pareva essersi smarrito nei meandri delle polemiche sul mancato rinnovo contrattuale, invece contro il Bologna ha mostrato di interpretare al meglio, così come chiesto dal tecnico, il ruolo di interdittore; infine il "Pocho" Lavezzi finito al centro di un'ennesima polemica a causa dello smarrimento del passaporto. L'argentino torna in ritardo, ma dopo un faccia a faccia con Mazzarri, il tecnico decide di scherarlo titolare e Lavezzi ripaga con una prestazione molto convicente. Nel dopo-gara reciproci scambi di complimenti tra i due. Un altro giocatore "rigenerato" e l'inizio di un idillio che potrebbe rivelarsi molto fruttuoso per il Napoli.
Adesso la cura-Mazzari sarà volta al completo recupero di due pedine fondamentali nello scacchiere azzurro: Luca Cigarini e Fabio Quagliarella.
CIGARINI. Dal regista di Montecchio, considerato in maniera unanime un grande talento del calcio italiano, Mazzarri pretende maggiore rapidità e creatività. Il tecnico toscano non vuole assolutamente che la sua squadra giochi troppo palla davanti alla difesa, quindi Cigarini non deve limitarsi a svolgere il compitino minimo scaricando palla al compagno più vicino. Il regista dovrà aprire sulle fasce ed innescare in maniera veloce le ripartenze della compagine partenopea. Insomma, Mazzarri per il talentuoso centrocampista prelevato quest'estate dall'Atalanta prevede un percorso di crescita simile a quello di Palombo, trasformato ai tempi della Sampdoria in un centrocampista da Nazionale.
QUAGLIARELLA. Il bomber stabiese – autore in ogni caso di 3 reti sino a questo momento – non riesce ancora a rendere al meglio delle proprie possibilità. A causa di problemi fisici la forma non è ottimale. Anche nel suo caso Mazzarri lavora per portare l'attaccante ai massimi livelli di rendimento. Mazzarri vuole un Quagliarella più mobile, che svari sull'intero fronte offensivo senza concedere punti di riferimento. Inoltre il tecnico toscano vuole che lo stabiese sfrutti le sue grandi doti tecniche giocando palla a terra. Il lavoro "rigenerativo" è iniziato, i suoi frutti dovrebbero vedersi a breve. Basti pensare ai recuperi nelle passate stagioni di attaccanti come Lucarelli, Protti, Bianchi e Pazzini. Tutti hanno terminato la stagione in doppia cifra, anche grazie alla cura-Mazzarri.