Tra i calciatori più in forma della prima parte di stagione azzurra c’è sicuramente Marek Hamsik. Il capitano ha tratto molto beneficio dall’arrivo di Sarri e del 4-3-3 che lo ha riportato al suo ruolo originario di mezz’ala sinistra. E se in passato Marek si faceva trovare spesso assente durante la manovra e in fase passiva, a favore degli inserimenti a fari spenti, ora Hamsik è diventato un muro difensivo e un regista avanzato niente male. Sta migliorando ogni partita di più, e su questa scia spera di poter proseguire la sua carriera:
“I miei obiettivi? Fare un grande europeo, dopo aver vissuto l’esperienza del mondiale 2010. Per quanto riguarda il Napoli, vogliamo continuare a sognare. Abbiamo una squadra molto forte che può lottare su tre fronti“.
Il che basta, pare ovvio, per pensare in grande:
“Il mio 2015 con la Nazionale non poteva andare meglio, mentre col Napoli abbiamo fatto una buon semestre all’inizio, e adesso va anche meglio visto che siamo in corsa per il titolo“.
Anche perché, 25 anni dopo, il Napoli è stato in grado di tornare, sia pure solo per una giornata, in testa alla classifica:
“E’ stato un bellissimo risultato, abbiamo fatto una festa in campo perché era un fatto storico. E’ vero, segno di meno, ma faccio un lavoro importante per la squadra e lei viene sempre prima di tutti“.
L’unica pecca di una stagione fin qui brillantissima, anche sotto il profilo personale, sono i rigori sbagliati. Marek si è fatto trovare impreparato in due occasioni su tre:
“Però ne ho segnato anche uno (contro l’Atalanta, ndr). Quando la palla ha colpito la traversa e ha rimbalzato dietro la linea mi si è fermato il cuore, fortunatamente ci hanno dato il gol. Dovrò provare ancora più i tiri dal dischetto”.