Le prime due giornate di Serie A hanno evidenziato come la fase difensiva del Napoli sia in evidente difficoltà: 7 gol subiti in 2 gare, sono numeri che una squadra di vertice non può assolutamente registrare. L’innesto di Manolas al fianco di Koulibaly doveva rendere la difesa partenopea invalicabile, granitica, invece è distratta e poco reattiva. Il difensore ex Genk, in particolare, è stato sempre tra i peggiori in quest’inizio di stagione, anche per un ritardo di condizione dovuto alla partecipazione alla Coppa d’Africa.
La mancanza di reattività, inoltre, è dovuta anche allo scarso equilibrio che il 4-2-3-1 fino ad ora ha palesato. Zielinski e Fabian su tutti, sono le principali ‘vittime’ di questo nuovo sistema di gioco: il polacco in mediana fatica e non poco a svolgere il doppio compito, l’ex Betis invece da trequartista non rende al meglio e anzi, in quella posizione di campo, è fortemente limitato. La speranza è che Ancelotti possa ritornare al 4-4-2, sistema di gioco che, nel corso dei secondi quarantacinque minuti contro la Juventus, aveva offerto maggior equilibrio e fruttato quasi la storica rimonta.
Cambio obbligatorio anche in vista della sfida contro la Sampdoria di Fabio Quagliarella. L’ex attaccante del Napoli, infatti, è la bestia nera degli azzurri con 7 reti in 17 presenze, numeri che gli valgono il primato nella classifica dei calciatori in attività a segno contro gli azzurri. Il bomber di Castellammare, che sta vivendo una seconda giovinezza, infatti è andato a segno contro i partenopei con la maglia dell’Udinese, della Juventus, del Torino e della Sampdoria. L’ultima rete al Napoli, inoltre, gli è valsa anche la nomination al FIFA Puskas Award 2019, dove concorrerà con calciatori come Messi ed Ibrahimovic. Koulibaly e Manolas, dunque, dovranno ritrovare la forma migliore per arginare la Samp ed in particolare Fabio Quagliarella, un calciatore che nel corso degli anni ha abituato gli appassionati di calcio a gol all’apparenza impossibili.