Doveva essere un mercato sereno quello del Napoli: confermare tutti e ripartire dal gruppo dello scorso anno per poter puntare allo Scudetto, questo era l’intento degli azzurri all’inizio di questa sessione di calciomercato. Per giunta tutto era partito co il piede giusto, blindati Insigne e Mertens la società partenopea va oltre ed è al momento del rinnovo di Pepe Reina che la situazione si complica: un’ incomprensione tra il presidente De Laurentiis e il portiere spagnolo fa crollare gli equilibri. Dopo un mese e più di tira e molla, il ritiro a Dimaro Folgarida sembrava aver addolcito le acque portando le due parti ad un accordo: Pepe sarebbe rimasto a Napoli ancora un anno, fino alla scadenza del contratto, senza alcun rinnovo. Così inizia la stagione dei partenopei che vedono la propria porta ancora difesa dallo spagnolo, ma a rimescolare le carte in tavola è stata un’offerta giunta dalla Francia e precisamente dal Paris-Saint-Germain; i giusti fuochi d’artificio a colorare l’ultima settimana di mercato.
Vista la situazione e l’allettante proposta, Reina si trova avanti ad un importante bivio, proprio nell’anno in cui il ciclo di mister Sarri potrebbe raggiungere il suo apice. Insomma un Pepe combattuto tra ciò che giusto e ciò che sarebbe meglio.
Queste le ragioni per partire:
- ESSERE TITOLARE IN UNA REALTA’ PIU’ GRANDE – Nulla da togliere al Napoli, ma che il PSG ha più visibilità sul campo interazionale rispetto agli azzurri, è un dato di fatto. Per quanto, visti i rumours sull’inserimento nella trattiva di Kevin Trapp o di Alphonse Areola, lasciano pensare ad un posto da titolare per lo spagnolo, che diventerebbe il numero uno ad un livello più alto.
- I SOLDI – Inutile nasconderlo, tutto l’amore per questo mondo, davanti ad un’offerta di 7/8 milioni di euro, con la possibilità di estendere l’accordo per un terzo anno, a fronte di un accordo in scadenza tra meno di 365 giorni, passa senz’altro in secondo piano. Per quanto la cifra che il Napoli incasserebbe per un giocatore di livello come Reina ma comunque ormai trentacinquenne, è di tutto rispetto.
- IL PROGETTO INTERNAZIONALE – Non è sicuramente il motivo principale, in caso di trasferimento, ma è più che certo che con i francesi l’estremo difensore azzurro avrebbe più possibilità di vivere l’Europa, così come di giocarsi il primo posto in Ligue 1. Obiettivi che il PSG può porsi e magari raggiungere, visti i soldi investiti nel giro di due mesi.
- DE LAURENTIIS E IL CONSEGUENTE MAGONE – E’ risaputo che da mesi ormai i rapporti tra l’estremo difensore e il patron partenopeo sono incrinati e non più addolciti. Accettare l’offerta francese equivarrebbe a lasciarsi alle spalle la vicenda con De Laurentiis e tornare ad avere il morale alle stelle, cosa che lo ha sempre distinto da tutti e che peraltro costituisce il suo punto forza.
Queste invece le ragioni per restare:
- TITOLARITA’ INDISCUSSA E TENTATIVO SCUDETTO – Non è mai stata oggetto di discussione la professionalità dello spagnolo che ha sempre avuto la massima stima del tecnico toscano, tant’è che Napoli è sinonimo di titolarità assoluta: la difesa della porta azzurra è una sua responsabilità. Per quanto, dal suo arrivo ai piedi del Vesuvio, lo spagnolo è diventato il leader dello spogliatoio, offrendo a tutti la carica giusta per lottare, insieme, per un sogno comune, lo Scudetto. E proprio nell’annata d’oro, dell’ora o mai più non può andare via.
- LA STIMA DI SARRI – Lo considera ormai un elemento essenziale della rosa, la guida del reparto arretrato, un pilastro del gruppo che in tre anni ha costruito: Maurizio Sarri non vuol sentir parlare di un eventuale addio dello spagnolo. Pepe ha conquistato tutta la stima del tecnico, abbandonarlo in un’annata così importante vorrebbe dire voltare le spalle a colui il quale ha sempre creduto nel suo potenziale.
- IL CALORE DELLA PIAZZA – Non solo Sarri, Reina ha conquistato proprio tutti: dopo El Pibe de Oro e il capitano Marek Hamsik c’è lui, Pepe Reina, il giocatore più amato dalla tifoseria partenopea, che vede in lui il simbolo e il motivatore di questa squadra. Con il tresferimento in Francia diverrebbe un traditore, esattamente come oggi a Napoli viene definito Gonzalo Higuain.
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