NAPOLI – Con Reina e Higuain anche i sogni più nascosti possono diventare realtà. I top players che domenica sera hanno fatto impazzire di gioia i 55mila del San Paolo tra numeri di alta scuola in campo, e sotto la curva, lanciano un messaggio al campionato: vogliamo vincere, per noi e per la città.
PIPITA D’ORO – Quanto è cambiato da quel lontano 31 maggio, giorno in cui l’argentino sbagliò quel rigore decisivo per le ambizioni Champions partenopee. Un’ estate travagliata, un futuro incerto e la voglia di rimanere all’ombra del Vesuvio per riscattarsi. Poi il colloquio con Sarri, quell’allenatore di provincia che, per molti, mai sarebbe riuscito a cambiare il modo di pensare del pipita, ma dalla famosa discussione di Dimaro qualcosa è cambiato. Fino ad oggi, fino a quassù in vetta dove è bello guardare gli altri ma è giusto non sporgersi troppo per non soffrire di vertigini. Ma l’impressione è che, con questo ragazzone con la maglia n.9 ogni risultato è raggiungibile, in Italia, come in Europa.
REINA – Forse di avere un grande attaccante i tifosi del Napoli lo sapevano già,anche se molti, nell’ultimo anno dell’era Benitez, un po’ lo avevano dimenticato perdendosi tra i paragoni svilenti con il matador Cavani. Ma il portiere, di quanto fosse decisivo il guardiano dei pali, ce ne eravamo tutti francamente dimenticati. Non ce ne vogliano Rafael e Andujar, ma Reina è più di un calciatore, è un leader come pochi oltre che un bomber. E’ un bomber Perchè la parata al 93′ contro l’Inter vale quanto una doppietta di Higuain, vale un sogno che la ‘torcida’ partenopea non viveva da 25 anni.
I partenopei non hanno fatto ancora niente anzi, questo è più che mai il momento dell’umiltà. Se Sarri riuscirà a tenere la squadra concentrata allora si può andare lontano, certo è, che con questi due fenomeni, è lecito sognare.