Il Napoli si veste da bestia nera, supera la Lazio e inaugura l’anno solare con la vittoria al primo impegno in campionato. Nonostante le assenze a causa di infortuni e squalifiche, la formazione partenopea ha conquistato tre punti fondamentali in ottica classifica: l’avversario, ben preparato da Inzaghi per la gara del San Paolo, ha disputato una buona prova complessiva ma la qualità e la volontà degli azzurri hanno avuto la meglio. Il pungente José Callejon, autore della prima rete in stagione, e la perla preziosa di Arek Milik hanno abbattuto i capitolini ed hanno consentito al club campano di blindare il secondo posto alle spalle della Juventus.
Tra i reparti positivi c’è sicuramente il centrocampo. Con Allan e Hamsik indisponibili, Carlo Ancelotti ha dovuto ridisegnare la mediana: Fabian Ruiz e Amadou Diawara, nel consueto 4-4-2, si sono disimpegnati nel ruolo di centrali. La prestazione degli interpreti nel cuore del campo è stata eccelsa. Malgrado il pressing asfissiante e la fisicità della Lazio, gli uomini individuati dal manager di Reggiolo hanno saputo tener testa e garantire giocate di alto livello. Lo spagnolo, con il dinamismo che lo contraddistingue, è riuscito a rendersi protagonista di verticalizzazioni importanti e continui smistamenti sulle fasce. Il movimento tra le linee, inoltre, è stata un’altra prerogativa sulla quale il mister ha puntato soprattutto nel secondo tempo: proprio nel corso della ripresa, l’ex Betis si è intravisto con una conclusione che si è stampata sull’incrocio dei pali ed ha negato la realizzazione del possibile tris azzurro. Al fianco del classe ’96 ha agito il guineano che, senza tener conto delle voci di mercato che lo vogliono lontano da Napoli, ha disputato una gara ordinata e ai limiti dell’impeccabilità in fase d’interdizione. Utile nello spezzare le trame di gioco dei biancocelesti, il nativo di Conakry ha approcciato con tranquillità e lucidità al match. La proprietà dovrà seriamente tenere in considerazione il ventunenne, riserva di lusso nei momenti di difficoltà della squadra.
Buona la prova anche degli esterni di centrocampo. La freccia di Motril ha finalmente ritrovato il sorriso in Serie A dopo una lunga astinenza: la rete, siglata attorno alla mezz’ora di gioco, ha spianato la strada alla compagine partenopea che, di lì a poco, ha ottenuto il raddoppio e steso moralmente l’organico ospite. Callejon, ormai lontano dalla porta, ha offerto la sua solita e dispendiosa prestazione lungo la catena di destra. Notevole supporto al terzino destro, in tal caso Malcuit, e tante accelerazioni in fase d’attacco per aprire varchi e assicurare ulteriori soluzioni alla manovra. Apporto concreto e reale di Piotr Zielinski sull’out di sinistra: il polacco, in una posizione non proprio consona alla sue peculiarità, si è rivelato adatto a fare da collante e a buttarsi nella mischia quando necessario. Le critiche piovute negli ultimi tempi a causa del contributo non soddisfacente sono state rispedite ai mittenti. Il numero venti si sta ritagliando nuovamente lo spazio che l’aveva reso un protagonista della cavalcata dello scorso anno.
Il rientro dei titolari, però, manderà in tilt l’allenatore che, d’altra parte, dovrà essere abile nell’identificare i profili migliori per le partite future. Ancelotti è consapevole di poter contare su calciatori di grande qualità ma bisognerà ponderare le scelte in base ai prossimi avversari.