Vigilia di Natale in panchina per l’ex capitano della Nazionale campione del mondo nel 2006 Fabio Cannavaro, attualmente sotto contratto con la formazione saudita dell’Al-Nassr. Lavoro a parte, l’ex Pallone d’Oro dimostra di essere sempre vigile sui fatti di casa nostra, specie in un’annata che vede protagonista, fra le altre, la società che lo ha svezzato e per cui tifa fin da bambino. “Mi aspettavo qualcosa di diverso sin dall’estate – ammette in un’intervista al Corriere dello Sport riferendosi al nuovo corso inaugurato con Sarri –. Bello questo Napoli, mi piace molto. E non dimentico l’Inter. Però per quanto mi riguarda, al momento, la favorita per lo scudetto continua a essere la Juve. Inter, Napoli, Juve, Roma e Fiorentina stanno confermando l’idea della vigilia. Però, a dire il vero, non mi aspettavo il periodo della Roma“.
Un plauso particolare va alle due assolute rivelazioni del campionato, nell’ordine viola e partenopei. “La Fiorentina è la sorpresa del gruppo di testa: giocava bene già con Montella, ma quest’anno s’è confermata buonissima. Se la Viola è bella, il Napoli è bellissimo. Anzi, in questo momento è la squadra più bella di tutte. Sarri è stato intelligente a capire il momento giusto per cambiare modulo: il precedente non aveva senso. Tra l’altro, mi è parso di rivedere scene vissute con Lippi proprio in azzurro: prima di cambiare, rischiava l’esonero. Higuain? Lui sta facendo la differenza nel Napoli, come Dybala la fa nella Juve e Icardi, alla lunga, la farà nell’Inter. Il Pipita è forte, ma non il più forte: Meglio di lui Suarez e Lewandowski. E tra l’altro, Gonzalo da seconda punta è ancora meglio: quando ero al Real giocava così“.
Dunque a chi vanno gli Oscar del 2015? “Per l’attacco a Higuain, e poi anche a Dybala. A centrocampo lo assegno a Jorginho, mentre in difesa è Barzagli il numero uno in Italia. Senza scomodare Buffon (fuori concorso), in porta mi piace tanto Reina. Fra i colleghi direi Sarri, per tutto quello che ha raccolto con l’Empoli e il Napoli. Poi voglio citare Allegri: tra la finale di Champions e la vittoria del campionato non può che essere menzionato“.