Dries Mertes, ad appena un anno dalla sua “mutazione” da esterno a centravanti, è fonte inesauribile di spettacolo e di gol. Mancava all’appuntamento gol la porta da sole due partite, in molti dicevano che era stanco, che avrebbe dovuto riposare, ma Mertens non ci sta. Il belga, l’attaccante, non ha intenzione di saltare nessuna partita. Ieri sera contro il Genoa è stato schierato in campo, lui elemento irrinunciabile di un tridente da sogno, insieme con Insigne e Callejon, sceso in campo per rispondere ai dubbi e ai pettegolezzi che lo volevano già esaurito dopo appena 9 giornate. Mertens risponde, e che risposta la sua, riporta il Napoli in parità e subito dopo in vantaggio, una punizione con una traiettoria perfetta, che fa ad infilarsi sotto l’incrocio dei pali, dove Consigli non può arrivare, seguita da un gol da attaccante affamato, con un stop da “palystation” seguito da un tiro di sinistro, due tocchi in rapida successione, la palla si infila sotto la traversa ed è Mertens show. Il suo zampino lo ritroviamo anche nel terzo gol, con un cross raso terra che taglia l’area avversaria, l’idea era quella di servire Callejon che era in una posizione perfetta, sul secondo palo, ma trova Zukanovic, che nel tentativo di anticipare lo spagnolo infila la palla in rete. È un Mertens inarrestabile quello sceso in campo ieri sera, preciso, incisivo, presente in ogni azione. Un “Super Mertens” lo definisce Il Mattino nella sua edizione odierna, “un mago”, per il Corriere dello Sport, che nelle pagelle gli assegna un voto altissimo e si chiede: “e se fossimo davanti ad un fuoriclasse scopertosi tale troppo tardi?”. “Geniale”, per la Gazzeta dello Sport e “il solito marziano” per TuttoSport. Insomma, il belga ha, nel giro di 20′, cancellato anche il minimo dubbio sul suo stato di forma, che evidentemente dopo una leggera inflessione durata appena due partite, è ritornata al suo stato naturale, quella che un attaccante con l’intuito, la fantasia, la precisione di Mertens sa tirare fuori in qualsiasi, momento, non ci sono più sufficienti aggettivi per definirlo. Lui, Mertens, che appena un anno fa era “solo” un ottimo esterno d’attacco, che aveva il compito principale di far segnare gli altri, ma che aveva dentro di se un istinto killer ed un fiuto per il gol, che grazie a Maurizio Sarri è venuto fuori, forse tardi dati i trent’anni del giocatore, ma che ora tutti ringraziano per la bellezza delle sue giocate.

Mertens: Un fuoriclasse forse scopertosi troppo tardi
È stato un Mertens show ieri sera, doppietta e quel cross basso in area ha regalato i tre punti al Napoli
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