Dries Mertens, il folletto belga che poco più di un anno fa ha visto la sua trasformazione, da attaccante esterno a centravanti. Da allora, Mertens ha scoperto di essere un bomber di razza, con la capacità di trovare la porta e di segnare da qualsiasi posizione, mettendo a segno reti di pregevole fattura degne di entrare negli annali del calcio. Un calciatore che in questo campionato ha raggiunto quota 16 gol, dopo le 28 reti segnate lo scorso anno. Mertens segna sempre, dopo un periodo di stop, dove però è diventato anche un fondamentale fornitore di assist, ha ripreso a segnare con continuità. Mertens “segna sempre – scrive la Gazzetta dello Sport – anche quando ha una caviglia in disordine, anche quando magari durante la settimana ha deciso di gestirsi perché i campi di Castel Volturno sono duri e qualche rischie è dietro l’angolo. Dries Mertens fa gol con una facilità impressionante e, soprattutto, con la scioltezza del centravanti puro”. Un centravanti nato proprio contro la Roma, quando Sarri decise di farlo subentrare a Gabbiadini nel periodo in cui Milik incorse nel suo primo infortunio al crociato del ginocchio.
Lo scorso anno la sfida tra Napoli e Roma fu anche lo scontro tra Martens e Dzeko, due centravanti che segnavano con una continuità impressionante. Quest’anno invece è rimasta la capacità di fare gol di Mertens, mentre l’attaccante giallorosso vive un periodo poco prolifico, dopo un anno in cui il bosniaco è stato una vera e propria macchina da gol. Il calo è arrivato dopo il no al Chelsea nel mercato di gennaio, qualcosa si è interrotto.
Quest’anno più che uno scontro Mertens-Dzeko sarà Mertens contro l’attacco giallorosso, infatti il belga risulta essere molto più prolifico di tutti gli attaccanti della Roma messi insieme, con Dzeko che è fermo a 11 reti, Defrel a 1 e Shick ancora a quota zero.