Dries Mertens, l’attaccante belga del Napoli, domenica festeggerà la 200ma presenza con la maglia azzurra. Dato ormai per scontato che, l’ormai, “ex falso nueve” domenica scenderà in campo, festeggerà un traguardo importante. Arrivato in azzurro nel 2013, dal PSV Eindhoven, Mertens era un “semplice” esterno d’attacco, un ottimo giocatore, rapido, con una tecnica eccellente, ottimi piedi e con il compito principale di far segnare chi “viveva” nel cuore dell’area, spazio prima riservato a Gonzalo Higuain, poi ad Arek Milik, il polacco arrivato dell’Ajax per sopperire al vuoto lasciato dalla partenza dell’argentino. Ma poi tutto è cambiato, dopo una partenza ottima di Milik, che aveva cominciato ad entrare nei meccanismi di Sarri, a capire il calcio italiano, il polacco ha dimostrato che sapeva fare gol, e anche tanti, poi l’infortunio. Sarri che pur avendo a disposizione Manolo Gabbiadini, che però non aveva mai avuto lo spazio che forse meritava, decide di seguire la sua intuizione. Un colpo di genio direbbero in molti: Dries Mertes, il belga che faceva impazzire le difese avversarie con le sue scorribande sulla fascia destra, viene spostato. Mertens è il nuovo attaccante centrale del Napoli. In molti non ci credevano e forse anche per Sarri quello fu un azzardo. Con un Gabbiadini scalpitante desideroso di prendersi il suo spazio, con la voglia di voler dimostrare che lui poteva essere il finalizzatore delle azioni azzurre, ma che poi in realtà non è mai riuscito davvero ad uscire fuori. La società che aveva già cominciato a muoversi per comprare un altro attaccante, Sarri però crede nella sua idea. Mertens sarà il nuovo 9 del Napoli. Fino a quel momento Dries era un calciatore che non sempre scendeva in campo da titolare, in un continuo dualismo con Lorenzo Insigne, anche lui un po’ bloccato dal fatto di dover lasciare spesso il posto al belga. Mertens era il tipico giocatore che entrava a partita in corso ed era capace in pochi minuti di risolvere una situazione ingarbugliata. Rapido, imprevedibile, sgusciante tra le mura altissime delle difese avversarie, lui che dai sui 169cm era guardato dall’alto verso il basso. Tanto che dal suo arrivo, fino al suo cambio di ruolo aveva segnato 38 gol e offerto 23 assist, niente male per uno che entrava in campo per l’ultima mezz’ora di gioco. A dire il vero, era molto più efficace in quelle situazioni piuttosto che quando era schierato dal primo minuto. Poi Milik viene chiamato dalla sua Nazionale e succede quello che nessuno mai vorrebbe, rottura del crociato, operazione e fuori dai 4 ai 6 mesi. Fu così che Mertens scoprì che in realtà dentro di lui non vive un esterno offensivo, ma un vero e proprio attaccante. Un cannibale dell’area, con una fame che non accenna a diminuire. Lo ha dimostrato fin da subito e sta continuando a dimostrarlo, partita dopo partita, anche e soprattutto quando viene “accusato” di essere stanco, perché non segna da due partite, ma lui, dice Sarri “è un giocatore straordinario, è un attaccante vero”, che non vuole prendersi nessun merito su tutto quello che il belga è riuscito a fare fino ad ora: “Il mio unico merito è quello di aver fatto giocare Mertens in quella posizione”.
Domenica Mertens, ad un anno dalla sua trasformazione, potrebbe marcare la sua presenza numero 200 in azzurro, e in queste sono state ben due le vite vissute dall’azzurro, così come ha voluto sottolineare il giornalista belga Kristof Terreur, attraverso un semplice tweet, per ricordare l’imminente ricorrenza, ma soprattutto per mostrare come Mertens abbia cambiato avuto una evoluzione. Il “cinguettio” di Terreu, mostra una foto, un prima e un dopo, la data è 19/10/2016, ma ciò che va guardato con attenzione sono i numeri: Prima del 19/10/16 Mertens in 147 partite aveva segnato 38 gol, distribuito 23 assist, decisivo ogni 129 minuti; Dopo il 19/10/16 in 52 partite 41 gol, 14 assist, decisivo ogni 68 minuti. Numeri che non possono non convincere neppure quelli che all’inizio potevano essere i più scettici. Mertens attaccante era una scommessa, che dopo appena un anno possiamo dire che sia stata vinta a pieno titolo.
Questo il Tweet del giornalista Terreur:
Dries Mertens (30) will play his 200th game for Napoli in the weekend. Spot the difference after he became a striker. Available for €28m. pic.twitter.com/xLb6Zs2vYL
— Kristof Terreur (@HLNinEngeland) October 27, 2017