Non è mai facile per un nuovo allenatore ottenere immediatamente l'intera posta in palio al suo debutto. Soprattutto non è facile se approdi in una piazza come Napoli, calda, esigente, passionale ma anche ricca di pressioni ed aspettative da ripercuotere sulla propria squadra del cuore. Walter Mazzarri questo lo sa benissimo, conosce già Napoli per esserci stato da vice di Ulivieri, e non ha battuto ciglio quando decise di raccogliere la sfida quindici giorni fa figurarsi ora che, all'indomani del successo sul Bologna, la gioia dei 30mila del San Paolo lo gasa a mille. "È stato bellissimo – ha confidato Mazzarri a Sky Sport 24 – considerando soprattutto per il modo in cui è giunto il successo. La gara si era messa subito in salita quindi la tensione si è alzata notevolemnte. È stata un partita vissuta in modo particolare, ma questa squadra in passato aveva dimostrato che, quando andava sotto nel punteggio, difficilmente reagiva ribaltando il risultato. Mi sembra evidente che qualcosa è già cambiato».
A livello tecnico-tattico, i cambiamenti che vorrebbe apportare Mazzarri è ancora presto per notarli in campo la domenica. Tuttavia ciò che balza all'occhio di diverso rispetto alle esibizioni precedenti è soprattutto la grinta ed il cuore messo in campo dagli azzurri per ribaltare la situazione di svantaggio, un aspetto che non si evidenziava con il Napoli con Donadoni. "Il Napoli ha giocato col cuore della vecchia Reggina – ha sottolineato Mazzarri – Il fatto che alla fine molti giocatori fossero stremati e avessero minor lucidità e molta stanchezza è segno di come abbiano buttato ogni energia oltre l'ostacolo. E questo nonostante i molti rischi che ci siamo presi sbilanciandoci in malomodo al contropiede del Bologna».