L’edizione odierna del quotidiano “Il Mattino” riporta, nell’ampia pagina dedicata allo sport, le dichiarazioni rilasciate ieri da Pierpaolo Marino al termine del match Lecce–Napoli. Il direttore generale, che fino ad ora si era dimostrato paziente ed indulgente verso la sua rosa, ha indurito un po’ i toni, contraltando con l’indulgenza di Donadoni e facendo capire ai propri uomini che la prestazione di ieri non cancella l’emergenza: la squadra resta sotto esame fino al termine del campionato ed è vietato a tutti adagiarsi.
Difatti, in merito alla partita di Lecce, Marino ha affermato:"Ho visto la reazione della squadra dopo la pessima prestazione offerta a Siena. Soprattutto nel primo tempo, il Napoli è stato reattivo, è andato in vantaggio, ha addirittura sfiorato il raddoppio. Ma non mi basta, non ci basta. Una partita, o meglio, un primo tempo in cui ho visto orgoglio e attaccamento alla maglia non sono sufficienti. Io sono convinto della forza di tutti i singoli, ecco perché pretendo il massimo da chi può dare di più, molto di più”. Infine ha chiarito: “Proprio quando non c’è più alcuna meta sportiva da raggiungere, né nell’alta classifica, né nella zona bassa, proprio allora i calciatori devono dimostrare a maggior ragione carattere e spirito di gruppo”.
Sempre nel corso della stessa intervista, il dg irpino si è soffermato sulle prestazioni di Navarro e Datolo, due tra i migliori elementi in campo nella partita di ieri pomeriggio, ma anche su Contini, per cui ha speso poche, significative parole: “Navarro e Datolo sono stati eccellenti. Navarro si è opposto in più di un’occasione alle bordate del Lecce. È giovane, ma è un ottimo portiere che crescerà. Per quanto riguarda Datolo, non si può non riconoscere che fin quando il fiato gli ha consentito di correre, è stato tra i migliori. Ha dettato le quattro ripartenze del Napoli, ha iniziato il contropiede che ha portato al gol di Pià, ha sfiorato la rete in apertura del secondo tempo, ma, sbilanciato, ha calciato fuori. Il calo fisico di Datolo ha fatto calare tutta la squadra. Contini? Il solito gladiatore".