Molto spesso quando si parla di violenza negli stadi si fa sempre e solo riferimento all'aggressione fisica di alcune frange estremiste del tifo organizzato: dal più "futile" lancio del petardo sino alla nota "carica" nei confronti delle forze dell'ordine passando per le varie barbarie che animano forsennatamente i cosiddetti "pseudotifosi", fuori e dentro gli impianti di tutta Italia. Ma non tutti mettono in risalto il fatto che, oltre a quella fisica, esista un altro tipo di violenza ugualmente deplorevole: stiamo parlando di tutti quei comportamenti e atteggiamenti che intaccano, sfregiano, fino a soffocare, la moralità e la dignità di una civiltà intera. Domenica c'è Inter-Napoli e al "Meazza" di Milano vi potranno accedere soltanto i tifosi azzurri residenti in Lombardia, secondo le decisioni prese dal CASMS.
Il presidente Moratti poche ore fa ha tuonato contro i tifosi del Cagliari, rei di aver offeso con cori razzisti Balotelli ed Eto'o chiedendo che in tal caso le partite vengano immediatamente sospese. Le parole del numero uno nerazzurro sono da appoggiare e da assecondare, perchè non v'è dubbio che questi gesti siano da condannare, ma è pur vero che qualsiasi tipo di discriminazione debba essere punita. Anche quei striscioni di due anni fa, sui quali comparivano le scritte "colerosi…terremotati", andavano criminalizzati, e non solo i "bu" razzisti nei confronti dei giocatori. La speranza di tutti è che tutto ciò non riaccada, ma nel caso in cui si verificassero tali episodi, è bene che ci sia una certa uniformità di giudizio, che gli eventuali provvedimenti disciplinari siano eguali per tutti e per tutte le manifestazioni di razzismo e discriminazione e per di più che siano consoni e proporzionali alle dimensioni del reato in sè. Ma noi siamo comunque sicuri che tutto ciò non si verificherà e che tutto andrà liscio come l'olio.
Altro aspetto da sottolineare è la continua distinzione che la giustizia sportiva osa fare tra tifosi di fascia A e tifosi di fascia B. Ad esempio, il giudice sportivo Tosel ha punito la Roma con 15000 euro di multa perchè i tifosi romanisti avevano fatto esplodere ben 20 petardi e acceso 3 fumogeni nel corso dell'ultimo posticipo contro la Fiorentina. Lo stesso Tosel poi ha comminato al Napoli un ammenda di 4000 euro perchè dalle curve sono comparsi 4 bengala che però non hanno la stessa pericolosità di un qualsiasi botto o petardo che sia. Quindi la sproporzione in questo caso è ben denotabile. Inoltre i tifosi del Napoli, ormai etichettati come delinquenti, senza fare alcuna distinzione, hanno subito ingiustizie ben più severe: come quando il San Paolo venne squalificato sia in seguito ad un Napoli-Livorno del 2007-2008, per aver lanciato dai distinti un vasetto di yogurt, sia in occasione di un Napoli-Frosinone, partita in cui scoppiò un solo petardo. Insomma, è inutile dire che tutti questi gesti sono ingiustificabili, da criminalizzare senza alcun sospetto nè alibi, ma è pur vero che le regole debbono valere per tutti in egual modo.