Il San Paolo per il Napoli rappresenta per forza di cose lo stadio amico per eccellenza, per logica natura, ma in Italia c'è un altro stadio che negli ultimi anni è piuttosto benevolo con i colori azzurri: l'Olimpico di Roma. L'attitudine al mal di trasferta del Napoli, dalla direzione Reja a quella Donadoni, è un tabù che dura da poco meno di un anno, da quel 26 ottobre del 2008 quando gli azzurri superarono la Lazio di Zarate con un autogol di Siviglia in seguito ad uno scatto repentino del solito sgusciante Lavezzi. Dì lì in poi è stato un susseguirsi di dolorose sconfitte: il Napoli cade anche su campi meno "illustri" come al Bentegodi col Chievo, al San'Elia di Cagliari, al Franchi di Siena e in quel 3-1 del Massimino di Catania. In due anni a San Siro, la scala del calcio di Milano, il Napoli ha raccolto i cocci di 5 sconfitte su 5 gare e con ben 13 reti al passivo mentre nella Capitale, sempre nel biennio 2007-2009, si contano 2 pareggi, entrambi coi giallorossi, una vittoria e una sola sconfitta nei 4 incontri disputati sin qui. Insomma a distanza di quasi un anno il Napoli ritorna all'Olimpico, lo stadio che ha fatto da cornice all'ultima vittoria degli azzurri lontano dal San Paolo, ritrovando una Roma contro la quale non ha mai perso da quando è ritornato in Serie A. In attesa del verdetto del campo, la cabala e le ricorrenze sono dalla parte degli azzurri.