Ne abbiamo sentite e dette di tutti i colori, tanto che la lavatrice ha fatto confusione e fuori è venuta una maglia che da azzurra è diventata paonazza. È vero il pareggio ci sta stretto, dopo che Sarri ha mandato in alto i nostri cuori, votandoli al sogno che lui chiama “bestemmia”, ma perché piangere per una mancata vittoria, come se fosse una sconfitta? Gli azzurri hanno giocato bene, anche peccando in qualche fase di mancanza di lucidità. Resta il dato che in tre partite hanno subito zero reti. Abbiamo visto tutti un Reina inattivo tra i pali o sbaglio? Ed è proprio Reina che nel post partita ha detto la verità a cui tutti dovremmo pensare: ”due anni fa questa gara l’avremmo persa!”.
Allora perché abbattersi all’undicesima di campionato per una frenata, dove nessuno si è fatto male? Ne abbiamo perso in termini di classifica: due punti in più fanno sempre comodo, per il solito discorso che “la palla è rotonda”, che “il calcio è uno sport dove tutto può accadere” e ne potremmo citare altri mille di luoghi comuni! Sì, è vero, il Ciuccio poteva volare alto anche in questo match, le qualità ci sono e le possibilità sotto porta non sono mancate. Al Marassi, il Napoli ha fatto da protagonista, e visto che la matematica non è un’opinione la verità è che la sua superiorità è stata schiacciante per tiri in porta (8 contro1) e per possesso palla (61% contro 39%). La squadra di Gasperini però, non era difficile da battere, ma neanche così semplice da sostenere. Sarri nel post gara ha parlato di errori arbitrali e di un campo di gioco impraticabile, qualcuno l’ha definito un alibi, ma è innegabile che le parole del tecnico le abbiamo ripetute ad alta voce e ci sono parse vere.
Alibi o no, sono certe tre cose: il Napoli ha dimostrato ancora una volta di essere una squadra con una propria identità e con un equilibrio difensivo di qualità, l’arbitro poteva “vedere meglio!” ed è mancata una dose di fortuna.
Non ci resta che attendere la partita di giovedì alle 19. Vedremo quale sarà il piglio col quale il Ciuccio affronterà l’avversaria nella quarta giornata della fase a gironi di Europa League nel “tempio” di Fuorigrotta. Contro il Midtjylland, il fischietto sarà quello del francese Benoit Bastien, affiancato dagli assistenti Zakrani e Haquette, Danos sarà il quarto uomo e Fautrel e Delerue gli addizionali.
Certamente questa, un’ottima occasione per riascoltare il canto che colora il cielo d’azzurro ogni volta che il Ciuccio vola… perché Napoli, mio caro Napoli “si stat o’primme ammore e o primme e l’ulteme sarai pè me“