In vista del match di questa sera al Bernabeu tra Spagna e Italia, valido per le qualificazioni al prossimo Mondiale, il Corriere della Sera ha intervistato l’ex calciatore ed oggi dirigente sportivo, Fernando Hierro, una vera leggenda che nel mondo del calcio equivale a dire: 190 centimetri di difensore centrale, 3 Champions League vinte, 5 trionfi nella Liga, 439 partite disputate, 102 gol e 6 anni da capitano del Real Madrid, 89 partite con la Nazionale spagnola fino al 2002. Un monumento.
Queste le sue dichiarazioni:
“A mio avviso l’azzurro migliore in questo momento è Lorenzo Insigne, una vera arma letale: ha qualità, cambio di passo e creatività. Fa la differenza, può dirsi di lui che è l’uomo in più.”
E poi ha concluso con delle proprie considerazioni sul calcio italiano: “Un giudizio? C’era il Milan di Sacchi, che squadra! Ma anche Inter e Juventus erano il top negli anni 90, per organizzazione e tattica, una vera potenza. Ma come oggi le squadre italiane continuano ad esserlo, e lo saranno sempre. Perché? Con Prandelli prima, poi con Conte e Ventura mi sembra che la Nazionale sia gestita con un club, con una sua riconoscibilità anche nel gioco. E questo alla lunga paga.”