Gabriele Gravina, candidato unico alla presidenza della Figc, si schiera dalla parte dei tifosi del Napoli e, in generale, dei singoli e delle tifoserie presi di mira da cori razzisti o di discriminazione territoriale.
“I cori beceri negli stadi italiani contro i napoletani? Hanno ragione i tifosi partenopei e tutte quelle tifoserie che vengono offese nella dignità. Io credo che la problematica vada ricercata nella mancanza di educazione, di rispetto e di cultura che alberga in certe frange del tifo italiano. Bisogna fare un’ampia riflessione che va oltre il mero giudizio che, spesso e volentieri, si tramuta in una squalifica” – ha dichiarato a Radio Kiss Kiss Napoli.
Gravina ha anche allargato il discorso e presentato i punti della sua candidatura: “Chi mi conosce sa quanto sia grande la mia passione per il calcio e la mia voglia di mettermi ancora una volta a disposizione del calcio italiano, che io amo. Il mondo del calcio italiano è un mondo che in questo momento soffre e che ha grandi attriti al suo interno”.
“Oggi, presentandosi con una candidatura unica, si dà un segnale importante. Il mio piano strategico prevede: in primis, un miglioramento dei settori giovanili e delle infrastrutture oltre a varare la Serie A e la Serie B a venti squadre e la reintroduzione del semi-professionismo in Serie C. Per queste modifiche ci vorrà un provvedimento di legge, anche perchè dobbiamo dare certezza alle regole per l’iscrizione ai campionati e al valore della competizione sportiva” – conclude.