Alessandro Bastoni è senza ombra di dubbio uno dei prospetti più interessanti del panorama calcistico europeo. Il difensore può vantare già una straordinaria carriera malgrado sia solo un classe 99: si è messo in mostra sin da giovanissimo tra le file del settore giovanile dell’Atalanta, uno dei migliori nel formare talenti. Parliamo di un centrale difensivo particolarmente dotato, abile nel gioco aereo, nel controllare il pressing avversario, nel palleggio dalle retrovie, senza contare che vanta dei margini di crescita impressionanti. La Dea ha creduto molto nel ragazzo facendolo esordire nel 2016 in Serie A, alla tenera età di 17 anni. Se non fosse stato per l’offerta incredibile dell’Inter, a quest’ora il centrale sarebbe ancora tra i bergamaschi. Ma 31 milioni sono decisamente troppi per essere rifiutati. L’investimento in questione è sembrato, per l’appunto, incredibile, nell’accezione negativa del termine, considerata l’età del giocatore. Tuttavia dopo la straordinaria annata in prestito tra le file del Parma tutto quel denaro è sembrato più che logico: con i crociati è stato titolare mettendo insieme 24 presenze, crescendo molto al fianco di un veterano come Bruno Alves, imponendosi nel massimo campionato italiano, senza mezzi termini.
Il processo di crescita del ragazzo prosegue in maniera convinta. Tornato all’Inter difficilmente lascerà la Lombardia per impegnarsi in prestito: Antonio Conte ha fatto sapere che intende trattenerlo in rosa per renderlo una pedina utile nel turn over; il tridente titolare sarà formato da De Vrij, Godin e Skriniar ma Bastoni rappresenterebbe un ricambio decisamente importante alle spalle di tre colossi del genere. Inoltre crescerebbe e non poco grazie alla supervisione di questi top player che potranno insegnargli quei trucchi del mestiere che si acquisiscono soltanto tramite l’esperienza. Nonostante la volontà di Conte di trattenere Bastoni, nelle settimane passate ci sono stati dei sondaggi esplorativi da parte di Sampdoria e Cagliari. La società è stata irremovibile quindi diventa altamente improbabile una partenza.
L’enfant prodige è pronto a diventare una colonna dei nerazzurri e della nazionale italiana. Se questo è solo l’inizio, non abbiamo ancora visto nulla.