Un punto che muove la classifica e che potrà rivelarsi fondamentale in chiave salvezza: il Genoa sale a trentaquattro punti, mantiene una certa distanza dalla zona calda e affronta le prossime gare con maggiore consapevolezza. Nel prossimo turno di campionato, il Grifone sarà atteso dalla stracittadina contro la Sampdoria. Il tecnico Cesare Prandelli dovrà fare a meno di Stefano Sturaro, espulso al ventottesimo minuto della partita del San Paolo per un’entrata pericolosissima nei confronti di Allan. Proprio il cartellino rosso per l’ex Juventus ha scatenato una leggera polemica da parte del direttore generale Giorgio Perinetti ai microfoni di Radio Nostalgia. Il dirigente rossoblu ha analizzato la prova della squadra e commentato l’episodio che ha cambiato la dinamica del match.
Sulla partita: “Prandelli è stato molto intelligente. In questo momento di difficoltà ha portato la squadra a interpretare il modulo che più gli si addice, dopo aver provato a fare qualcosa di diverso. Forse i ragazzi non ci sono riusciti e con il 3-5-2 abbiamo un’altra compattezza. I ragazzi sono stati grandi poi il modulo ha fatto fatto il resto perché si sono espressi meglio. La mentalità è quella che fa difetto a questa squadra, oggi si è visto un atteggiamento che vorremmo sempre vedere. Le avversità possono sempre esserci, ma con questa determinazione puoi superare qualsiasi problema. La compattezza e l’unione di tutte le componenti fanno la differenza in tutte le piazze. Biraschi e Veloso hanno fatto bene, Miguel ha mostrato la sua personalità oltre alle grandi qualità tecniche di cui dispone. Sturaro aveva bisogno solo di un po’ di tempo per recuperare, ma non abbiamo mai avuto dubbi sul suo pieno recupero. Alla fine dell’anno tireremo le somme, ora ci vogliono unità e compattezza, poi come sempre ci metterò la faccia”.
Sulle decisioni dell’arbitro Pasqua: “Ci sarà una riunione con gli arbitri e chiederò ad Aureliano i motivi dell’espulsione. Sturaro poteva evitarsi quell’intervento ma l’arbitro Pasqua poteva mantenere la sua decisione iniziale dopo aver estratto il giallo. L’entrata era laterale, non da dietro o di fronte. Credo che Pasqua avesse preso la decisione giusta su quell’episodio poi il Var lo ha portato a cambiare decisione. Credo che l’arbitro non abbia avuto il carattere di mantenere la sua decisione. Ci vuole però personalità da parte dell’arbitro, altrimenti arbitra il Var”.