È diventata rovente nelle ultime ore la pista che porta a Hugo Campagnaro e, di conseguenza, la giornata odierna è stata caratterizzata da un viavai di voci sul conto del calciatore. Questa mattina la trattativa veniva data per conclusa, prossima alla definizione degli ultimi dettagli. Ma, come spesso succede, nel pomeriggio si sono palesati i primi intoppi: secondo Sky Sport 24, per il trasferimento al Napoli del calciatore della Sampdoria mancherebbe soltanto l'accordo sull'ingaggio tra l'entourage del calciatore e, al momento, non ci sarebbe unità di intenti sull'eventuale compenso annuale dell'argentino.
A confermare che l'accordo non è stato ancora raggiunto è il procuratore di Campagnaro che, intervistato da TMW ha dichiarato: "Campagnaro non è vicino nè alla Fiorentina nè al Napoli nè ad altre. Ci sono stati degli interessamenti perchè il ragazzo ha fatto molto bene, però non siamo vicini ad alcun accordo. E' un giocatore stimato da parecchie squadre, quindi ci incontreremo con chi di dovere e valuteremo tutte le soluzioni". Entrando poi nel merito della vicenda Napoli, l'agente ha detto: "Ci fa piacere di quest'interessamento del Napoli: la riteniamo una piazza importante ed una squadra altettanto importante. Ma, come il Napoli, c'era anche la Fiorentina, insieme ad altri club. Noi prenderemo in considerazione ogni cosa, ascolteremo tutti ma prenderemo ogni decisione con la Sampdoria". Parole che, se rispondono alla verità dei fatti, rimettono in discussione tutto quanto ipotizzato fino ad oggi e riportano il Napoli un passo indietro nella corsa al calciatore.
Nel frattempo, proliferano anche i commenti di chi con il calciatore ha potuto avere qualche contatto diretto. Questo pomeriggio è stato Gigi Cagni a raccontare la sua esperienza ai microfoni di Marte Sport Live: "Devo dire che c'è sempre stato un filo diretto tra il mio Presidente al Piacenza e il calcio argentino: prendemmo Miglionico e Campagnaro. Allora Campagnaro giocava nel Moron come attaccante esterno, ma io pensai che non avesse le qualità adatte per arrivare sul fondo e dispensare assist ai compagni. Così lo provai con successo come esterno destro offensivo dove ha cominciato da subito a rendere bene grazie alle sue qualità fisiche. Forse è un po' timido sotto il profilo caratteriale, ma in campo si trasforma".