Il Napoli, dopo aver superato il Liverpool, questo pomeriggio è ospite del Genk per la seconda giornata di Champions League. La squadra belga non sta attraversando un buon periodo, ma come insegna la partita di ieri tra Real Madrid e Club Brugge, tutte le gare vanno affrontate con la giusta determinazione per evitare spiacevoli sorprese. I campioni di Belgio, come detto, non vivono un momento facile. I cambiamenti infatti sono stati tanti, a partire dall’allenatore Philippe Clement sostituito dall’attuale guida tecnica Felice Mazzu. Oltre all’allenatore, Peter Croonen, presidente del Genk, ha deciso di fare a meno anche di pedine importanti come Trossard, Malinovskyi e Aidoo.
Inevitabilmente, quindi, la squadra ha riscontrato molte difficoltà in quest’inizio di stagione e il 6-2 rimediato col Salisburgo ne è una dimostrazione lampante. Il Genk, però, è una squadra da non sottovalutare perché è un club capace di sfornare talenti in abbondanza: Kalidou Koulibaly, Milinkovic Savic, De Bruyne, Courtois, Castagne, Malinovskyi, Kabasele, Praet e Origi, sono i casi più importanti.
Dal punto di vista tattico Mazzu schiera spesso un 4-3-3, ma frequentemente opta anche per il 4-2-3-1 e il 4-4-2, non rinunciando mai a mettere in mostra il suo calcio propositivo. Il giocatore chiave della formazione belga è Samatta bomber tanzaniano che nella passata stagione ha segnato 32 gol e quest’anno ne ha già totalizzati 6. L’attaccante classe 1992 è un attaccante moderno, dato che ha ricoperto anche il ruolo di ala destra o seconda punta. Non dà punti di riferimento alla difesa, gli piace giocare per la squadra e, ovviamente, ha un grande fiuto del gol.
Il Napoli, almeno sulla carta, parte avvantaggiato ma dovrà fare attenzione alle motivazioni del Genk che, comunque, non ha nulla da perdere e soprattutto in casa, con l’atmosfera della serata magica, potrà giocare un brutto scherzo alla formazione azzurra.