Dal 2006 in maglia azzurra Paolo Cannavaro lasciò il Napoli nel gennaio del 2014 trasferendosi al Sassuolo visto il poco spazio che l’ex capitano partenopeo stava trovando negli schemi di Rafa Benitez. L’allenatore spagnolo scelse di affidare la difesa ad Albiol e Fernandez penalizzando Cannavaro che fino ad allora era stato sempre uno dei titolari inamovibili. Oggi al Sassuolo il centrale napoletano di nascita sta mettendo in mostra le sue capacità e la squadra emiliana attualmente si trova nelle parti alte della classifica, a poche distanze da Roma, Napoli, Inter e Fiorentina. Intanto Paolo ha parlato a ‘Il Mattino’, ecco cos’ha detto:
Come si sente il giorno dopo aver battuto la Juventus? “Benissimo. Ho trovato un modo per spianare la strada allo scudetto del Napoli anche qui con il Sassuolo”.
A dirla tutta, ha battuto pure il Napoli alla prima giornata? “Ma quello era un altro Napoli: da quando ha cambiato modulo è divenuto imbattibile. Non si sa come affrontarlo: se ti chiudi in difesa, ti fregano con il fraseggio; se ti sbilanci, ti puniscono in contropiede. Il Napoli, ora, è un incubo”.
Ha visto che ha fatto Insigne mercoledì sera? “Eccome. Un errore di eccesso, di rabbia, di agonismo. Ci vuole più lucidità mentale in certi momenti perché i gesti sono importanti e quello dell’altra sera fa male al gruppo”.
Deve chiedere scusa? “Per primo, al compagno che ha preso il suo posto. Ma conosco Lorenzo, lo farà. Anzi, lo avrà già fatto”.
La forza del Sassuolo è quella di aver cambiato poco? “Sì. E di aver detto no alle offerte milionarie per Berardi e Vrsaljko. Non fare le rivoluzioni in estate paga sempre”.
Come la rivoluzione di Benitez? “Sì, quella fu esagerata. Ma è acqua passata”.