Salvatore Bagni sa bene cosa significhi vincere uno Scudetto con il Napoli visto che era nella rosa azzurra Campione d’Italia nella stagione ’86/’87, campionato in cui la società partenopea conquistò il primo dei due tricolori vinti. Gli azzurri sono alla ricerca del terzo titolo e a quanto pare questo potrebbe essere l’anno giusto. Intanto Salvatore Bagni ha rilasciato un’intervista al Corriere di Bologna, ecco cosa ha detto sul Napoli:
A Bologna da giorni la domanda è una sola: come si ferma Higuain?
“Si può arginare solo con movimenti dei reparti, non certo con una marcatura a uomo, che poi manco si usa più. Bisogna puntare sui raddoppi, giocando compatti e non lasciandogli profondità. Le difficoltà maggiori il Napoli le ha avute con il Genoa che non l’ha fatto ragionare. Loro sono abituati a condurre, ma se gli togli spazi e se li aggredisci puoi metterli in crisi. Con questo non voglio dire che sia semplice. La forza d’urto del loro attacco è impareggiabile, cinque giocatori così non li ha nessuno al mondo”.
C’è chi addirittura già paragona Higuain a Maradona.
“Gente che non ha mai visto giocare Maradona, evidentemente. Paragoni del genere non si possono fare. Sicuramente però oggi Higuain è uno dei giocatori più forti al mondo. E se lo dico io che giro il mondo e vedo tutti campionati, dovete fidarvi. Fa sempre la differenza e confeziona reti meravigliose. I due gol all’Inter sono capolavori”.
E Gabbiadini sta a guardare.
“Sarri lo considera centrale, il sostituto naturale di Higuain. Gli tocca giocare al massimo in Coppa, ma per uno che vuole andare agli Europei è un problema”
A Bologna lo riabbraccerebbero tutti con piacere .
“Con Pioli aveva fatto molto bene. Giocava esterno, come poi ha fatto anche nella Sampdoria. Può fare più ruoli, è un bel giocatore. Se Sarri ha deciso così un motivo ci sarà. Sarri mi pare ne capisca di calcio…”
Perché è arrivato così tardi in Serie A?
“Perché da noi la gavetta non conta abbastanza per essere considerati all’altezza di certe realtà. Invece Sarri è riuscito a farsi stimare dai giocatori mettendo davanti a tutto il lavoro e il gioco, così ha campioni come Higuain che sorridono mentre giocano. In questo sì, mi ha ricordato Maradona. Anche Diego giocava con il sorriso”