Chris Holter, esperto di calcio olandese e fondatore del blog “Il Calcio Olandese“, ha rilasciato alcune importanti dichiarazioni alla redazione di Napolisport.net, soffermandosi sulla gara di domani sera che vedrà gli azzurri impegnati contro Il Feyenood e delle condizioni del club di Van Bronckhorst.
Siamo lieti di ospitare Chris Holter in esclusiva ai microfoni di Napolisport.net:
Domani sera al San Paolo ci sarà una gara importante per il Napoli contro il Feyenoord. Da esperto di calcio olandese, quali sono le sue sensazioni alla vigilia?
“Le sensazioni da parte del Feyenoord non sono positive. Perchè la squadra olandese sta attraversando un periodo un pò grigio nelle ultime settimane, tra infortuni e risultati poco soddisfacenti. C’è stata una sconfitta inattesa contro il NAC Breda in campionato ed oltretutto la mazzata ricevuta alla prima giornata di Champions dal City ha comunque fatto rivedere le aspettative della squadra di Van Bronckhorst. Ovviamente la contemporanea sconfitta del Napoli contro lo Shakthar rende le cose ancor più difficili per la squadra di Rotterdam. Perchè la corsa per il terzo posto è con gli ucraini ma adesso la squadra di Donetsk partirà con 3 punti di vantaggio proprio in virtù di questa vittoria inattesa contro il Napoli. La trasferta di domani sarà molto impegnativa. Il Napoli, pur non avendo brillato nella gara di campionato contro la Spal, è una squadra fisicamente superiore e attraversa uno stato di forma invidiabile. Gli azzurri non possono permettersi un secondo passo falso consecutivo e oltretutto mancherà Eric Botteghin. Il difensore italo brasiliano è una colonna portante della retroguardia della squadra. E’ un difensore centrale molto valido. Il Napoli si troverà davanti una squadra che cercherà di limitare i danni. E nel caso in cui dovesse servire, ci potrebbe essere un cambio di modulo. Già nella partita precedente contro il City hanno snaturato il loro modo di giocare: avevano anche giocatori indisponibili ed hanno perso in maniera sonora. Non so se Van Bronckhorst ripeterà quest’azzardo. Cioè passare da una formazione che utilizza abitualmente ad un sistema di gioco più accorto, come ha fatto con i Citizens. La lezione subita in Champions è stata probabilmente assimilata ed è possibile che contro il NAC, i giocatori avevano la testa già alla partita di domani. Domani i ragazzi metteranno in campo tutte le loro armi. Sono una squadra tenace, cattiva. E’ diversa dallo standard di squadra olandese che siamo soliti vedere in Europa. Il Feyenoord non è come l’Ajax, che invece è abituato al palleggio ed al gioco diciamo più simile a quello del Napoli. Il Feyenoord gioca con tante verticalizzazioni. Hanno un centravanti alto, Jorgensen, che comunque vede la porta. Hanno alcuni incursori interessanti a centrocampo, anche se per esempio il più interessante è Tooornstra, che non rientra spesso tra le prime scelte dell’allenatore. Anche Berghouis viene inserito spesso a gara in corso”.
Ci sono altri profili da seguire come Amrabat, ex Galatasaray e Vilhena, che uno dei giovani più promettenti del campionato olandese. Riuscirà a recuperare Jorgensen?
“Non è sicura la sua presenza. E’ da un paio di settimane che il Feyenoord sta facendo i conti con una serie di infortuni fastidiosi. Stanno mancando parecchi elementi titolari, anche per questo il tecnico ha dovuto fare di necessità virtù nelle scorse gare: il City comunque è uno squadrone e poi per questo motivo degli infortuni, ha dovuto risistemare le carte in tavola. E’ possibile che anche contro il Napoli, assicurata l’assenza di Botteghin, possano esserci altre defezioni”.
Con la squadra al completo, il modulo di partenza sarebbe stato un 4-3-3?
“Si, sarebbe stato un 4-3-3 ma meno olandese. Quasi un 4-5-1, in fase di non possesso. In modo tale che uno dei due esterni può accorciare e giocare quasi sulla linea dei centrocampisti ed è probabile che vada ad ostacolare le azioni di Ghoulam. Dall’altro lato, sulla corsia dove il Napoli spinge ed attacca di meno è probabile che venga inserito un esterno un pò più alto. Il sistema classico potrebbe tramutarsi in un 4-4-1-1. Ma parlare di schemi è relativo, perchè poi le situazioni in campo portano all’evoluzione dello schema tattico. Di sicuro non ci saranno un attaccante e due ali che spingono. Uno dei due sarà sulla linea dei centrocampisti e l’altro farà d’accordo tra la mediana ed il centravanti”.
Il Feyenoord si troverà un ambiente scosso dal gravissimo infortunio di Milik. Un deja vu in casa Napoli: quanto può incidere il suo stop sul prosieguo della stagione, considerando che i partenopei dovranno lottare in Champions, in campionato ed in Coppa Italia?
“A meno che il mercato degli svincolati non proponga qualche soluzione talmente allettante, l’idea di prendere un calciatore e farlo sedere in panchina quasi tutta la stagione non mi sembra molto intelligente. Secondo me verranno adattati un pò Callejon, un pò Ounas. Qualche minuto potrà essere concesso anche a Leandrinho, magari nelle partite più agevoli. Sarri si baserà principalmente su Mertens, come già stava accadendo. Nel caso del primo infortunio Milik ha avuto bisogno di quattro mesi per riprendersi. Quindi da ottobre fino a gennaio sono quattro mesi. In questo tempo potrebbe esserci anche essere un recupero lampo dell’ex Ajax oppure magari un exploit di qualche esperimento di Sarri. In tal caso l’operazione Inglese potrebbe non essere anticipata a gennaio, come leggevo stamattina ma destinata a realizzarsi a giugno. Può essere anche che l’attaccante del Chievo rientri come pedina di scambio per qualche operazione più importante. Sarri si inventerà qualcosa e farà molto affidamento molto su Mertens: stiamo vedendo che non vuole main uscire”.
Napoli e Juventus a punteggio pieno: sarà una costante fino a maggio oppure ci sarà una terza incomoda, con l’inserimento di una terza incomoda come Roma, Inter, Milan o anche la Lazio di Inzaghi?
“E’ un campionato equilibrato. Non credo si possa pensare già solo una corsa a due tra gli azzurri ed i bianconeri. Sarebbe ingenuo sottovalutare tutte queste squadre. C’è chi ha fatto grandi investimenti sul mercato. Chi invece aveva già una rosa importante. Poi ci sono delle realtà un pò più piccole, che sono comunque interessanti come l’Atalanta che nella scorsa stagione ha conquistato l’Europa League. C’è anche la Fiorentina che è una bella squadra. Sono tutte realtà che possono mettere chiunque in difficoltà. pertanto credo che la stagione sia ancora lunga”.