Solo due giorni fa il patron dell'Udinese Giampaolo Pozzo aveva inveito pesantemente contro il suo capitano Totò Di Natale reo di esser stato punito per due giornate dal giudice sportivo per aver insultato l'arbitro Giannoccaro in occasione della partita di Bologna. "Ora basta con queste squalifiche gratuite. Un Di Natale così non ci serve" così aveva tuonato il patron friulano che aveva fatto temere il peggio, come una presunta rottura del rapporto proprio ora che siamo a ridosso della finestra del mercato invernale. L'allarme è invece rientrato perchè Di Natale, attraverso il sito ufficiale della società dell'Udinese, ha chiesto scusa a tutti: "Sono sinceramente dispiaciuto per quanto accaduto a Bologna e chiedo scusa a direttore di gara, proprietà, società, allenatore, compagni e tifosi. Ho dato un brutto esempio. Credo però di averlo fatto per troppo amore verso questa maglia, alla quale ho sempre dichiarato di essere legatissimo. Sentivo di aver subito in campo un’ingiustizia grave, che ha determinato la partenza dell’azione da cui è scaturito il calcio di rigore, e per questo mi sono avvicinato all’arbitro per chiedere spiegazioni. Con questa Società e con l’ambiente in generale vivo un rapporto strettissimo e di grande stima e fiducia reciproca".
Di Natale chiede scusa: riscoppia la pace con la famiglia Pozzo
Dopo le accuse del patron si temeva una possibile rottura: allarme rientrato
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