Aurelio De Laurentiis non molla, anzi raddoppia. Gratificato con il prestigioso "Premio Filippo Mazzei – The Bridge", non ha perso l’occasione per ribadire la fiducia nei confronti di Roberto Donadoni e Pierpaolo Marino e il suo sconfinato amore per il Napoli. Queste le sue dichiarazioni: “Attualmente Donadoni e Marino sono l'allenatore e il direttore generale del Napoli, ma se un domani le cose dovessero cambiare significherà che dovrò fare anche l'allenatore e il direttore generale. Non si possono suonare i tamburi senza aspettare i risultati del campo. Il Napoli e' il quarto bacino d'utenza italiano. Non si può pensare al Napoli di Maradona, perchè il Napoli ha vinto pochissimo rispetto al Genoa e al Torino, senza parlare delle tre big. Per questo motivo ho portato ad esempio due squadre di livello inferiore. Maradona è stato un caso unico ed irripetibile. Se il Napoli, a suo tempo, avesse investito sulla società probabilmente il Napoli non sarebbe fallito ed io non sarei diventato il presidente del Napoli andando a prendere un foglio in Tribunale dalla Figc. A Napoli si può reagire. Il mio e' stato un atto d'amore”.
De Laurentiis: “A Napoli si può reagire”
Il presidente insignito del Premio in memoria dell`italoamericano Filippo Mazzei
Corriere dello Sport