Il Santiago Bernabeu si dimostra sempre più terra di conquista delle squadre italiane: dopo la Roma due anni fa e la Juventus l'anno scorso, anche il Milan riesce nell'impresa di espugnare il mitico campo del Real Madrid con il pirotecnico risultato di 3-2. In realtà i rossoneri hanno costruito il loro successo nel secondo tempo, reagendo brillantemente dopo il gol dell'1-0 di Raul viziato da una "paperonzola" di Dida, e facendo lo sgambetto all'attesissimo ex Ricardo Kakà.
UNA PAPERA ALLA…DIDA – Nella prima frazione di gioco il Milan fa quel che può, riesce a contenere solo a tratti le imprevedibili azioni sguscianti del Real Madrid che nel primo quarto d'ora di partita va spesso al tiro con Marcelo, sinistro respinto al 5', e due volte in modo pericoloso con Granero, al 12' e al 16'. Poi arriva la papera di Dida che su una conclusione fiacca e centrale di Benzema blocca ma si lascia improvvisamente sfuggire il pallone che va a sbattere sul ginocchio. Il più lesto di tutti è il sempreverde Raul che ruba la sfera che deposita nella porta sguarnita. I rossoneri fanno fatica a digerire il passivo, e in attacco nè Ronaldinho nè Pato riescono ad incidere più di tanto anche perchè gli uomini di Leonardo non sfruttano a dovere le corsie esterne dove i galacticos controllano e ripartono. E' sempre Marcelo, infatti, sull'out sinistro a far fuori con una serpentina ben tre avversari, e ad impensierire Dida che stavolta si distende e sventa la minaccia.
RIECCO IL MILAN DI COPPA – Nella ripresa accade l'incredibile: scende in campo un Milan completamente trasformato, nel gioco e nel carattere sia da parte dei suoi uomini-chiave come Pirlo, Ronaldinho e Pato, sia da parte di chi "lavora all'oscuro" dell'azione come Nesta e Ambrosini. Anche Dida gioca più sicuro e fa in fretta a dimenticare il "gollonzo" del primo tempo. La partita si riapre al 18' grazie ad un bolide di Andrea Pirlo che, con una parabola delle sue, riaccende le speranze del Milan. Passano soli 5 minuti e il Milan ribalta il risultato: gran passaggio in verticale di Ambrosini che vede Pato libero a sinistra, Casillas esce a vuoto e per l'attaccante brasiliano è un gioco da ragazzi depositare in rete. Da quel momento in poi i rossoneri giocano come sanno e la partita sembra essersi indirizzata positivamente per loro. Il Milan però non ha fatto i conti con un caparbio Raul ed uno strepitoso Drenthe che, entrato ad inizio ripresa, su assist proprio del capitano delle merengues segna il gol del 2-2 con un destro da fuori area che termina la sua corsa a fil di palo. La gara diventa bellissima con azioni e ribaltoni da una parte e dall'altra nel giro di pochi minuti, ma alla fine a gioire è il Milan in versione verde-oro con Ronaldinho che ritorna ad assomigliare al Pallone d'Oro di Barcellona, con Pato che al 87' realizza la doppietta che stende il Real e con Leonardo tornato finalmente a sorridere dopo settimane difficili.