Riportiamo qui di seguito alcune dichiarazioni rilasciate dall’agente di Leandro Rinaudo, Beppe Accardi, che tuona forte sulla situazione tecnica e contrattuale del difensore del Napoli che non ha digerito la tribuna contro il Palermo e soprattutto non ha accettato l’idea di fare da sesto baluardo difensivo a disposizione di Donadoni.L’amico-procuratore di Rinaudo è stato contattato dalla redazione di Marte Sport Live per sfogare tutta la sua rabbia su questo ennesimo caso spinoso che si apre all’interno dello spogliatoio azzurro.
“A breve parleremo con il Napoli – ha affermato Accardi a Notte Azzurra – perché ne io ne Rinaudo in persona, al quale voglio un bene dell’anima, non ci aspettavamo di arrivare fino a questo punto. Io voglio spiegare solo una cosa: ritengo che Rinaudo non ha avuto quella continuità di rendimento che gli abbia potuto consentire di mostrare le proprie qualità. L’anno scorso ero io a tranquillizzarlo dicendogli: Leandro non ti preoccupare, il mister ti vuole mettere solo alla prova. Invece poi è brutto sentirsi dire che nel Napoli ci sono delle gerarchie e che il mio assistito, che il Napoli pagò ben 6,3 milioni al Palermo, è il sesto difensore in organico e che deve aspettare la sua chance. Alle volte io e lui ci chiediamo: ma allora il Napoli perché ha comprato Rinaudo? Poi voglio concludere svelandovi una cosa che mi ha detto Leandro per la quale mi fa molto dispiacere. Dopo aver appreso la notizia della tribuna, lui mi ha chiamato per chiedermi: ma Beppe sono diventato davvero così scarso? In virtù di questo dico che al momento per fare in modo che il giocatore ritrovi un po’ di autostima è necessario un cambiamento d’aria”.