Trasferta insidiosa e complicata per il Napoli di Carlo Ancelotti. Gli azzurri, nel match valido per la sedicesima giornata di Serie A, saranno attesi sull’ostico rettangolo verde del Cagliari: la Sardegna Arena è pronta ad accogliere un’altra big. I rossoblù, tra le mura amiche, sono un vero e proprio rullo compressore; gli azzurri, complice l’ennesima vittoria della Juventus, devono centrare il successo per non perdere ulteriore terreno.
Ai microfoni della Gazzetta dello Sport, il calciatore Simone Padoin ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla sfida tra la sua squadra e i partenopei. Tanti i temi toccati dall’ex Atalanta: dall’evoluzione del Napoli negli ultimi mesi al momento del Cagliari: “Ho visto Liverpool-Napoli. Era da dentro o fuori, difficile contro un team fenomenale, specie in casa loro. Ma anche nella difficoltà il Napoli ha giocato la palla con qualità. Quello che dobbiamo temere di più”.
Sull’avversario diretto Callejon: “Ci fosse solo lui, anche Ounas ha fatto bene. Conosco il movimento che fa Callejon, con Insigne che gli mette la palla sul piede. Lo fanno talmente bene che è dura difendersi. Ma siamo pronti”.
Sui cambiamenti da Sarri ad Ancelotti: “L’attitudine al turnover. Con Sarri avevano giocate prestabilite, attaccavano dal lato sinistro, con Goulham e Mario Rui. Ora hanno più soluzioni offensive, tutti hanno spazio e immagino ci sia più voglia di fare bene”.
Un punto debole del Napoli? “Il Napoli di Sarri aveva una attenzione difensiva maniacale. Adesso, non sono così impermeabili”.
Sulle differenze con la gara con la Roma: “Tatticamente simili, giocano con gli esterni alti. Ma la Roma veniva da un periodo difficile, il Napoli è in fiducia”.
Sull’approccio e le assenze: “Chi gioca farà bene, piangere per le assenze non serve. Ha ragione Giulini, saremo feroci. Con intelligenza ed equilibrio”.
Sulla corsa scudetto: “A marzo la Juve sarà aritmeticamente campione d’Italia”.