Come nel 1989 anche nel 2009 l`accoglienza egiziana nei confronti della Nazionale algerina di calcio non è mutata. Disordini oggi come vent`anni fa. Pare, infatti, che sulla strada che dall`aereoporto conduce al Cairo sia stato ordito un assalto ai danni del bus su cui viaggiava la squadra della Nazionale algerina, in Egitto per la qualificazione ai Mondiali in Sudafrica di giugno 2010. Gli aggressori, che avevano scagliato contro il bus delle pietre, sono stati catturati dalla polizia locale.
Interpellato, il Ministro algerino degli esteri Mourad Medelci, ha condannato fermamente l`aggressione definendola ironicamente “una calorosa accoglienza in aeroporto”. Poi ha aggiunto “Alcuni membri della Fifa sono attualmente nell`hotel dove risiede la delegazione algerina per constatare i danni dell`incidente”. Secondo le dichiarazioni del ministro dello Sport, Hachemi Djiar, ci sarebbero almeno tre giocatori feriti: Rafik Halliche, Rafik Saifi e Khaled Lemouchia. Per uno di loro è stato necessario il ricovero in ospedale. Sul bua anche Mourad Meghni, giocatore algerino della Lazio.
Tra l` Algeria e l`Egitto non corre buon sangue. In vista di quest`incontro la tensione era salita alle stelle e c`erano stati altri episodi di minacce reciproche anche via media. Per la stampa algerina, gli egiziani faranno di tutto per impedire ai `verdì di qualificarsi, dopo 24 anni di assenza, ai mondiali. Con 13 punti, l`Algeria è in netto vantaggio rispetto ai `faraonì (11 punti): per volare in Sudafrica le basta arginare i danni e perdere con non oltre due di goal di scarto.