Davide Astori nasce in provincia di Bergamo il 7 Gennaio del 1987. La sua carriera inizia nelle giovanili del Ponte San Pietro, società affiliata al Milan e proprio nella primavera dei rossoneri inizierà il suo percorso nel calcio che conta nel 2005. Dopo le esperienze in prestito a Pizzighettone e Cremonese fa colpo fra le altre sul Cagliari che lo acquista in comproprietà con il suo club di provenienza nel 2008, anno in cui fa la sua prima presenza in Serie A proprio con la maglia dei rossoblu vincendo per 1-0 con la Sampdoria in casa. La sua prima stagione terminerà con 10 presenze e la riconferma della comproprietà.
Nel suo secondo anno nel campionato maggiore ottiene un posto da titolare e segna il suo primo gol in Serie A proprio alla Fiorentina. Con 34 presenze su 38 ottiene ancora una volta la fiducia della società cagliaritana che rinnova la comproprietà. Nel 2011 i sardi acquistano l’altra metà del cartellino del giocatore ma, dopo poche partite da titolare, termina in anticipo la stagione a causa di un brutto infortunio: La frattura del perone. Nella stagione successiva non riesce a ripetersi ma ritrova stabilità nel 2013 giocando ancora una volta 34 partite. Nel 2014 arrivano però le sirene giallorosse e viene ceduto in prestito alla Roma dove colleziona 29 presenze ed una rete vincente contro l’Udinese.
Nel 2015 rientra dal prestito ma attira l’attenzione della Fiorentina che lo acquista a titolo definitivo, facendogli firmare un quadriennale. Con la Viola colleziona 91 presenze impreziosite da tre gol. Con l’inizio della stagione 2017-2018, in seguito alla cessione di Gonzalo Rodriguez, ottiene anche la fascia da capitano.
In Nazionale invece, dopo anni di trafila, raggiunge il suo apice con la convocazione di Cesare Prandelli nella lista dei 23 che avrebbero fatto parte della spedizione in Brasile per la Confederations Cup. Segna anche il suo primo e unico gol in nazionale nella finale per il terzo posto disputata con l’Uruguay.
Muore oggi, a soli 31 anni, Davide Astori.