Carlo Ancelotti, attualmente senza squadra, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Sky Sport. L’ex manager del Real Madrid, che in carriera ha vinto tutto sia da calciatore che da tecnico, ha sostenuto una piacevole chiacchierata, sviluppatasi attorno ai temi più caldi dell’attualità calcistica italiana ed europea. Il primo argomento toccato è quello inerente al nostro campionato di Serie A, che Ancelotti vede equilibrato, fatto da tante squadre che giocano molto bene. “Ci sarà un bel testa a testa fino alla fine“, afferma sicuro l’ex Milan.
Smessi i panni della diplomazia, Carlo Ancelotti ha indicato nello specifico tre squadre che a parer suo hanno maggiori chance di arrivare allo scudetto: Roma, Napoli e Inter. Queste le sue parole:
“Per me i giallorossi sono una squadra con molta qualità in attacco. Anche i partenopei stanno facendo molto bene e i nerazzurri pur non giocando un calcio non spettacolare, stanno ottenendo risultati“.
Ma quale allenatore è riuscito a stupirlo di più? Ancelotti non ha dubbi:
“Sarri si sta confermando e Sousa anche in Italia sta dimostrando di avere buone qualità. Sta confermando quanto di buono fatto al Basilea”.
Stupisce, e non poco, che un grande allenatore come lui sia al momento senza un incarico. Si parla spesso della Roma, di un possibile approdo a Monaco di Baviera per il dopo-Guardiola, in quella Bundesliga che manca nel suo palmarès dorato ricco di trionfi. Non esclude il ritorno in patria, e allontana le voci che lo danno vicino a rilevare la panchina del Chelsea, dalla quale Mourinho è destinato ad alzarsi molto presto.
“In Premier mi sono trovato bene, il Chelsea però ha l’allenatore ideale per risolvere i suoi problemi: sono solo chiacchiere quelle di un mio trasferimento a Londra”, ha tuonato il buon Carletto, che sul suo collega e successore al trono del Real, ha dichiarato:
“Benitez viene etichettato come difensivista, ma non puoi esserlo quando hai quei giocatori in campo. E’ una squadra molto solida e lo dimostra il fatto che ha preso pochi gol, senza mai perdere oltretutto”
In chiusura dell’intervista, Ancelotti si è tuffato di nuovo nel calcio nostrano, focalizzandosi su Milan e Roma, due piazze che hanno rappresentato tanto nella sua vita, professionale e non. Non gli sono mancate parole di stima per Mihajlovic, che definisce “allenatore di carattere e personalità che conosce bene il calcio”, e quelle di lucida analisi nei confronti dei giallorossi di Garcia, che vede “obbligati a provare a vincere qualcosa, vista la rosa importante, cercando quantomeno di piazzarsi tra le primissime posizioni per consolidare la presenza in Champions”.