26 settembre 2004 – Sembra passato un secolo, e invece era appena cinque anni fa. Giovedì sera il Napoli ospita il Cittadella per il quarto turno di Coppa Italia e i tifosi azzurri tornano con la memoria al 26 settembre 2004, debutto casalingo del nuovo Napoli Soccer di De Laurentiis in serie C1. Quel pomeriggio erano quasi in cinquantamila ad affollare il San Paolo. C’era voglia di festeggiare la fine di un incubo: il fallimento e la fine del calcio a Napoli.
Un’estate tormentata – L’estate del 2004 sarà ricordata da tutti gli appassionati come una lunga agonia. Sembrava non potesse mai accadere e invece ad agosto il tribunale decretò la fine del calcio a Napoli. Dopo 78 anni di storia e di passione, due scudetti, tre Coppe Italia e una Coppa Uefa, la crisi finanziaria partita dalla scellerata gestione di Ferlaino negli anni delle vittorie e proseguita con Corbelli e Naldi, arrivò ad un punto di non ritorno. A nulla servirono i ricorsi di Naldi e il goffo tentativo di Gaucci di prendere in mano le redini della situazione. Per fortuna, i primi giorni di settembre, De Laurentiis rilevò il titolo sportivo dalla curatela fallimentare del tribunale di Napoli e iscrisse la squadra, denominata Napoli Soccer, al campionato di serie C1. Quel Napoli nacque con gli scarti di altri giocatori di serie B e C. Viene quasi da sorridere se si ripensa ai vari Corrent, Varricchio, Berrettoni,Savino e Toledo (da alcuni impunemente accostato al grande Canè). Una squadra che, potenziata a gennaio con gli acquisti di Fontana, Calaiò, Pià e Capparella, avrebbe comunque sfiorato la promozione in una sfortunata finale di play off persa con l’Avellino.
Un 3 a 3 tra gli applausi – Quella sfida si chiuse con un pareggio lungamente applaudito dai cinquantamila. Il Napoli andò in svantaggio dopo 4 minuti, ma reagì alla grande portandosi sul 3 a 1 alla fine del primo tempo con le reti di Ignoffo, Savino e Toledo. Nel secondo tempo ci fu il ritorno del Cittadella che riuscì a pareggiare, grazie anche alla deficitaria preparazione degli azzurri, che non avevano fatto il ritiro ed erano assieme solo da un paio di settimane. Ma ci sarebbe stata festa anche in caso di sconfitta: il Napoli era tornato, e questa volta con un progetto serio alle spalle.
Giovedì c’è in palio la Juve – Gli scenari sono decisamente cambiati. Il Napoli ha bruciato le tappe: dopo un doppio salto dalla C alla A, è riuscito anche a raggiungere l’Europa attraverso l’Intertoto. Dopo il mezzo fallimento dello scorso anno, adesso, con l’arrivo di Mazzarri, sembra pronto a giocarsi le sue chance per un accesso diretto in Europa League. Il Cittadella è tornato in B al termine di un esaltante campionato e si sta giocando le sue carte per raggiungere una salvezza tranquilla. Nonostante sia presumibile che Mazzarri dia spazio alle seconde linee, anche in vista del difficile match di domenica a Parma, non ci dovrebbero essere troppi problemi per un Napoli che ha voglia di tornare a sfidare la Juve in Coppa Italia. Quella sconfitta ai rigori l’anno scorso, non è stata ancora digerita…