Ciak, si gira. Luca Cigarini è il regista che il presidente Aurelio De Laurentiis ha sempre desiderato per il suo Napoli: un ragazzo giovane, già con una cinquantina di presenze in A alle spalle, di grande qualità in prospettiva futura e (non guasta mai) fidanzato: perché tutti sanno come la movida di Napoli faccia gola ai single che cercano di ambientarsi all'ombra del Vesuvio. Sul centrocampista emiliano, che ha partecipato anche agli ultimi Europei Under 21, la dirigenza azzurra ha investito tanto: 5 milioni e mezzo al Parma e altri 5 all’Atalanta, comproprietaria del suo cartellino, più la metà di Garics per un totale di poco più di 11 milioni di euro, tanta roba. Molti opinionisti ed esperti del mondo del pallone parlano di lui come del nuovo Pirlo, l’erede naturale del milanista in nazionale, con l’unica e sostanziale differenza che Cigarini regista c’è nato, non come Pirlo che col tempo è stato adattato.
EL "CIGA" E' PRONTO – Dopo aver saltato dal primo minuto le prime due gare ufficiali della stagione, in Coppa Italia con la Salernitana e la prima di campionato con il Palermo, Donadoni ha mandato in campo Cigarini dal 1’ col Livorno ben sapendo però che la condizione fisica del centrocampista azzurro non fosse al top, a causa di un risentimento muscolare che si era portato dietro dagli impegni con l’Under. La sosta per le qualificazioni mondiali delle nazionali ha aiutato il regista partenopeo a recuperare con maggior tranquillità dall’infortunio e mister Donadoni è pronto a consegnargli le chiavi del centrocampo azzurro a partire già dalla supersfida di Marassi contro il Genoa, vero banco di prova per il Napoli, ma anche per lo stesso Cigarini. Ciak, si gira.